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Attualità | 02 ottobre 2016, 16:32

Le dieci parole di Dio: incontro di conoscenza, ascolto e dialogo a Saluzzo

Lunedì 3 ottobre alle 21, antico Palazzo comunale, secondo appuntamento del ciclo di incontri promosso dall’associazione Biandrata. Sul tema dei Comandamenti intervengono il teologo valdese Ricca, Fabrizio Aprile, Carla Bianco. Modera Marcella Risso. Letture e musica sottofondo della serata

MarcChagall - Le tavole di Mosè

MarcChagall - Le tavole di Mosè

"Le dieci parole di Dio" è il tema dell'appuntamento, il secondo del ciclo di incontri   “Conoscenza – Ascolto – Dialogo...e una città”, promosso all'Associazione Giorgio Biandrata di Saluzzo, con il patrocinio del Comune, in programma lunedì 3 ottobre alle 21 nel salone dell’antico palazzo comunale (salita al Castello).

Segue il primo (del febbraio scorso) incentrato sui Salmi e, come il primo, è di importante spessore culturale. Sull’argomento dei Comandamenti “Le dieci parole di Dio” interverrà il teologo valdese Paolo Ricca, autore di diverse pubblicazioni di analisi e di approfondimenti religiosi, già docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà di Teologia di Roma.

Il tema della serata riprende proprio il titolo di un libro di Paolo Ricca: “Le dieci parole di Dio, Le tavole della libertà e dell'amore”.

Con Ricca, Fabrizio Aprile, giudice, consigliere presso la Corte di Appello di Torino, autore del libro “Non risponderai come testimone di menzogna – Sentieri teologici intorno all'ottava Parola” (Città Nuova) e Carla  Bianco, docente di Storia dell'Arte al Soleri-Bertoni di Saluzzo.

Lettore dei testi Carlo Panero, musica a cura di Chiara Rosso, Dario Littera e Alessandro Aigotti. Modera la serata Marcella Risso dell’associazione Giorgio Biandrata.

Sul perché parlare e fermarci a riflettere sui Comandamenti, interviene Sandro Capellaro, presidente della associazione (attiva dal ’97) e intitolata a Giorgio Biandrata, nato a Saluzzo nel 1516, che fu un cittadino europeo ante litteram e un personaggio importante della Riforma Protestante. Divenne medico di corte dei regnanti di Polonia e Transilvania e fu un fautore della tolleranza e della libertà religiosa.

“Paolo Ricca lo afferma fin dall'inizio del suo libro: “Viviamo disorientati, smarriti sotto il peso delle libertà che ci siamo conquistate, schiacciati dalle innumerevoli e spesso contradditorie norme con cui abbiamo tentato di regolarle, tacitamente convinti che mai la complessità della vita umana potrà essere interamente regolata dal diritto”.

Un ordine fuori di noi diventa più che mai importante, perché “non bastiamo a noi stessi – avverte Ricca –, non siamo noi la nostra legge”.

"Tornano in mente allora  - continua Capellaro - alcune riflessioni fatte durante la serata su I SALMI, in special modo quella richiesta ripetuta più volte nei Salmi e rivolta al Signore: “Mostrami Signore la via della vita”. E' un bisogno che continua ad essere più che mai di grande attualità quello di chiedere che ci vengano mostrati i confini e le direzioni di marcia attraverso le quali vivere pienamente le nostre vite.  Proprio per questo sulle nostre locandine abbiamo riportato le parole di Dietrich Bonhoeffer (teologo cristiano martire nel carcere nazista di Flossenburg): “E' una grazia conoscere i comandamenti di Dio. Essi ci liberano dai nostri piani personali e dai nostri conflitti, rendono sicuri i nostri passi e gioioso il nostro cammino”.

"Per la loro concretezza nelle nostre vite e nelle scelte di ogni giorno, abbiamo quindi scelto come argomento di questa serata "I COMANDAMENTI" che sono anche stati definiti le  “TAVOLE della LIBERTA' e dell'AMORE”, nella convinzione che forse, se davvero si volesse, sarebbe anche possibile vivere nel Bene, facendo le scelte giuste con chi ci è vicino e anche con coloro che chiedono aiuto e vengono da lontano, così come ci viene indicato in Deuteronomio 30, 11-14.

"Questo comandamento che oggi ti do, non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per me in cielo, per prendercelo e farcelo udire in modo che lo possiamo eseguire? Non è al di là del  mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare, per  prendercelo e farcelo udire, affinché lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica".

 

V.B.

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