Fare storia a scuola può essere un’esperienza più attiva e coinvolgente di quanto si immagini.
Con questo obiettivo, l’Istituto Comprensivo di Cuneo Corso Soleri ha avviato nell’anno scolastico 2015-2016 il progetto didattico “Il terzo occhio”, volto a rendere i suoi ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado protagonisti attivi della ricerca storica e della tutela della memoria urbana del proprio territorio.
L’idea, nata nel settembre 2015 da due insegnanti della Scuola secondaria di via Mazzini, Anna Moraglio e Loredana Spampinato, ha avuto ispirazione dal bisogno di far interagire la scuola del centro storico con il territorio in cui si colloca, in modo che i giovani siano capaci di custodire, attraverso la lettura del tessuto urbanistico, le loro radici e la storia della loro comunità, assumendosene la responsabilità della tutela e della valorizzazione.
Da qui la scelta del titolo del progetto per Cuneo e la sua storia, "Il terzo occhio", che riassume il senso di quanto ci si propone: lasciarsi ispirare dai testimoni silenziosi della propria terra, dai suoi luoghi, dai fatti che l’hanno animata, farne il proprio centro.
A partire dal dicembre 2015, le classi della scuola Secondaria di I grado del centro storico hanno condotto una ricerca storiografica su alcuni luoghi della città di Cuneo legati alla sua storia medievale, moderna e contemporanea. Visitandoli poi, nei mesi successivi e sintetizzandone gli aspetti essenziali legati alla storia e alla memoria urbana in un breve testo divulgativo per ciascuno di essi, si è provveduto a registrarli in formato audio presso la sede del Liceo musicale “Ego Bianchi”, con il supporto del professor Domenico Cera.
Tutti i materiali storici, in formato audio e di testo, sono stati caricati su un sito web collegato che sarà online nei prossimi giorni, creato da alcuni alunni dell’ITIS “Del Pozzo” di Cuneo, coordinati dalla professoressa Roberta Molinari. Qualunque cittadino e turista potrà così accedere al materiale informativo fotografando il qr code riportato su apposite paline informative che saranno collocate nelle prossime settimane in città.
I testi sono stati tradotti in lingua inglese dai ragazzi dell’ITC Bonelli, con la supervisione della professoressa Caterina Salomone, e poi registrati anch’essi in formato audio presso le sale di registrazione del Liceo musicale, rendendo così possibile la fruizione dei materiali anche in lingua straniera.
Il progetto “Il terzo occhio” è stato reso possibile a partire dal 2016 grazie al contributo della Fondazione CRC, all’interno del bando “Memoria futura”, e della Banca delle Alpi Marittime e presentato alla cittadinanza in un incontro pubblico il 7 giugno scorso.
L’Amministrazione Comunale è partner primario del progetto, non solo poiché valorizza e rende maggiormente fruibile il patrimonio storico della città, ma per tutto quanto riguarda la scientificità e affidabilità delle ricerche storiche effettuate, oltre che di tutte le decisioni di carattere tecnico-paesaggistico che sono state e saranno assunte in merito alla collocazione nei vari siti urbani delle placchette riportanti i codici QR. La collaborazione del dottor Giovanni Cerutti, esperto conoscitore della storia locale, della dottoressa Sandra Viada e del professor Gigi Garelli, insieme con l’Istituto storico della Resistenza di Cuneo, ha garantito al lavoro un alto livello di affidabilità storica dei materiali prodotti, pur salvaguardandone la semplicità.
La validità del progetto risiede anche nella sua ricaduta e fruibilità a lungo termine, poiché le tappe dei percorsi urbani progettati cresceranno anno dopo anno, con aggiunte di nuovi siti della città.
Il progetto “Il terzo occhio” è attualmente finanziato per il biennio 2016-2017, ma l’obiettivo degli Istituti scolastici promotori è di continuare ancora nella ricerca. Il futuro di questa iniziativa dipende anche dall’entusiasmo con cui la città di Cuneo e tutti i fruitori del materiale prodotto vorranno sostenere l’iniziativa.
Con grande soddisfazione, il gruppo degli insegnanti che hanno lavorato in rete al progetto in questo ultimo anno e mezzo accolgono le numerose iniziative che alcune Istituzioni scolastiche e culturali cittadine hanno avviato all’interno dello stesso tema e con il medesimo intento di valorizzare l’enorme patrimonio di memoria della nostra città, rendendo fruibili luoghi della storia che per lungo tempo sono stati inaccessibili o poco valorizzati (i rifugi antiaerei nei sotterranei del Liceo ed il Museo dell’Ass.Artigiani sono solo gli ultimi).
Piace pensare, ai promotori del progetto, "che siano stati proprio i nostri più giovani studenti a cogliere l’invito dei loro insegnanti a questa avventura di riqualificazione del territorio e della sua storia".