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Economia | 14 gennaio 2020, 17:21

"Nessun progresso tangibile nella vertenza Mahle e il tempo stringe", indetto presidio in Piazza Castello a Torino

Il 7 febbraio scade il termine per la trattativa. Al momento non è stato ancora fissato un incontro di trattativa tra l’azienda e le parti sindacali sul tavolo dell’assessorato del lavoro regionale, l'8 gennaio è stata inoltrata richiesta per un nuovo incontro al Mise

"Nessun progresso tangibile nella vertenza Mahle e il tempo stringe", indetto presidio in Piazza Castello a Torino

Il 7 febbraio è il termine ultimo per trovare un accorso sulla vertenza Mahle. L’azienda lo scorso 23 ottobre ha annunciato la volontà di chiudere i due stabilimenti di La Loggia e Saluzzo aprendo l’indomani la procedura di licenziamento collettivo che riguardava 453 lavoratori (209 a Saluzzo, 244 a La Loggia).

Da lì sono partiti i 75 giorni per trovare una risoluzione. Nel corso dei quali i sindacati hanno richiesto insistentemente il ritiro della procedura. Ritiro che non è avvenuto. I 75 giorni sono scaduti il 7 gennaio. Poi con l’intervento del Mise si è riusciti a sospendere momentaneamente la procedura per dare maggiore respiro alla trattativa. Un mese ulteriore che scadrà tra poco più di 20 giorni.

Il tempo a questo punto stringe. Al momento non è stato ancora fissato un incontro di trattativa tra l’azienda e le parti sindacali sul tavolo dell’assessorato del lavoro regionale.

Motivo per cui i sindacati Fim, Fiom e Fismic hanno indetto un presidio in Regione il 17 gennaio in Piazza Castello. Lo fanno sapere attraverso una nota unitaria.

“Nonostante la proroga decisa in sede MiSE” – si legge nella comunicazione – “che ha consentito di avere maggior tempo per il confronto con i rappresentanti dell'azienda non abbiamo registrato progressi tangibili.”

“La ricerca di soluzioni condivise auspicata dal Vice Capo di Gabinetto del MISE non ha prodotto alcun risultato.” – spiegano – “Abbiamo inoltrato in data 8 Gennaio 2020 richiesta di un ulteriore incontro ministeriale nella speranza di ottenere proposte concrete e utili che ci consentano di tutelare le maestranze in questa difficile e drammatica situazione.”

“Queste le motivazioni  per indire l'iniziativa del 17 gennaio con presidio alle ore 11 in Piazza Castello a Torino di fronte alla sede della regione Piemonte, per sollecitare un appoggio solido e convinto nelle prossime ed imminenti occasioni di confronto.”

“Sollecitiamo” – concludono – “anche i Comuni coinvolti nella vicenda a mantenere alto il livello di attenzione e a sostenere con forza le iniziative attuali e future di lotta in difesa dei cittadini lavoratori e del tessuto produttivo sul territori”.

Daniele Caponnetto

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