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| 19 giugno 2020, 16:59

Mense e pulizie scolastiche senza stipendio da 3 mesi e con contratti interrotti per l’estate, mercoledì presidio dei lavoratori a Cuneo

Il presidio si terrà nella mattinata di mercoledì davanti alla prefettura di Cuneo dalle 10 alle ore 11,30 con distribuzione di volantini per informare la cittadinanza a proposito della condizione di questi lavoratori che in Italia sono quasi 50mila (39 mila operanti nelle mense scolastiche e 13 mila nelle aziende)

Foto di Anton Murygin- Unsplash

Foto di Anton Murygin- Unsplash

Anche i lavoratori degli appalti mensa e pulizia della provincia di Cuneo si uniscono alla mobilitazione indetta unitariamente e a livello nazionale dalla Filcams, Fisascat, Uiltucs e Uiltrasporti per il 24 giugno.

Il presidio si terrà nella mattinata di mercoledì davanti alla prefettura di Cuneo dalle 10 alle ore 11,30 con  distribuzione di volantini per informare la cittadinanza a proposito della condizione di questi lavoratori che in Italia sono quasi 50mila (39 mila operanti nelle mense scolastiche e 13 mila nelle aziende).


“I lavoratori hanno terminato la copertura dell’ammortizzatore sociale – si legge in una nota unitaria – alcuni sono senza reddito da tre mesi per responsabilità delle numerose aziende che non hanno anticipato l’Assegno Ordinario e per il grave ritardo dell’indennità da parte dell’Inps. Come ogni anno chi opera nelle mense scolastiche vedrà il suo contratto interrompersi con la fine dell’anno scolastico rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa dagli effetti della crisi in atto e senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per l’anno scolastico 2020-2021.”

“Le lavoratrici e i lavoratori delle mense e pulizie del  settore privato – continua la nota – stanno esaurendo la fruizione della cassa in deroga in quanto l’azienda committente non ha a sua volta dipendenti diretti in cassa integrazione.”

I sindacati chiedono la proroga per almeno 27 settimane della cassa integrazione Covid-19 e celerità nei pagamenti da parte dell’Inps oltre alla ripartenza dell’anno scolastico 2020-2021 in presenza e in sicurezza con il mantenimento del servizio mensa.

Al termine del presidio è stato richiesto un incontro con una delegazione sindacale al prefetto di Cuneo per fare luce sulla situazione di questi lavoratori.

Daniele Caponnetto

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