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Economia | 10 marzo 2021, 13:00

Domotica, il mercato delle "smart home"

Il digitale si conferma di vitale importanza per la crescita del settore della domotica, non solo per gli shop online dove fare acquisti ma anche grazie ai portali specializzati.

Domotica, il mercato delle "smart home"

La crisi economica provocata dal COVID-19 che ha caratterizzato il 2020 ha influenzato notevolmente anche il mercato immobiliare, ed in particolare il segmento delle cosiddette “smart home”, ossia le abitazioni dotate di sistemi di automazione e dispositivi dalle funzionalità ‘intelligenti’.

Come sottolinea una ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, questo specifico comparto di mercato ha registrato un vistoso calo (tra il 60% e il 100%) durante il lockdown della scorsa primavera, salvo poi compensare per mezzo di una ripresa molto sostenuta negli ultimi mesi del 2020. Il mercato italiano, infatti, è riuscito a chiudere lo scorso anno con un saldo di 505 milioni di euro, una cifra che rappresenta un calo del 5% rispetto al 2019. Si tratta di un dato in linea con quelli registrati in altre grandi nazioni europee (solo il Regno Unito ha segnato una crescita a due cifre).

I fattori della ripresa

Paradossalmente, il mercato italiano delle smart home è stato ‘aiutato’ dalle contingenze legate al COVID-19; chiusure e restrizioni, infatti, hanno spostato l’attenzione dei consumatori e del governo sulla casa, intesa tanto come bene immobile quanto ambiente in cui vivere. Nello specifico, gli incentivi destinati all’edilizia abitativa (il cosiddetto “superbonus 110%”) hanno permesso a molti di investire su interventi di ammodernamento, volti a migliorare l’efficienza e la sicurezza della propria casa. Un ulteriore contributo è arrivato da altri sussidi governativi, quali l’ecobonus e il bonus domotica (quest’ultimo è mirato ad incentivare il miglioramento dell’efficienza energetica).

Il lockdown della scorsa primavera, e le successive misure di contenimento del contagio, hanno ridotto sensibilmente le occasioni di vita sociale, costringendo milioni di italiani a trascorrere molto più tempo tra le mura domestiche, non solo nel tempo libero ma anche per via del passaggio allo smart working. Di conseguenza, l’inquilino ha sviluppato una prospettiva ‘domestica’, dedicandosi maggiormente ad implementare un maggiore comfort all’interno della propria abitazione.

Questo trend è stato sostenuto dall’ascesa degli e-commerce di settore: i retailer online hanno fatto registrare una crescita del 20%, a fronte di un calo del 17% degli installatori tradizionali. Gli operatori multicanale si collocano a metà di queste due tendenze opposte ed hanno chiuso il 2020 con un fatturato leggermente inferiore all’anno precedente.

In generale, il digitale si conferma di vitale importanza per la crescita del settore della domotica, non solo per gli shop online dove fare acquisti ma anche grazie ai portali specializzati, come ad esempio smartdomotica.it, dove è possibile reperire informazioni e recensioni dettagliate inerenti ad una vasta gamma di prodotti smart.

I prodotti più venduti

Il settore della domotica è particolarmente vasto dal punto di vista merceologico. Gli eventi che hanno caratterizzato il 2020 hanno permesso ad alcuni prodotti di consolidare il proprio status all’interno del comparto; i dispositivi di sicurezza - come ad esempio telecamere, sensori per infissi e serramenti - restano le soluzioni di domotica più gettonate (21%), per un valore di 105 milioni di euro, nonostante un calo del 30% rispetto al 2019. Stesse cifre per gli speaker, che però registrano un trend di segno opposto (+10%). Un quinto delle quote di mercato (100 milioni) spetta agli elettrodomestici (in crescita del 17%), soprattutto a dispositivi in grado di rispondere ad esigenze specifiche di sanificazione (purificatori d'aria per interni simili), spesso proposti in combinazione a prodotti più tradizionali.

Superbonus ed ecobonus hanno fatto da volano agli acquisti di caldaie, termostati e condizionatori ‘smart’, connessi con sistemi di automazione e gestione integrata, che hanno fatto registrare una crescita del 15%, toccando quota 75 milioni di euro (pari al 15% della quota del mercato).

Le casse audio e le lampadine connesse, infine, rappresentano rispettivamente il 9% e l’8% del mercato italiano delle soluzioni domotiche.

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