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Agricoltura | 25 agosto 2021, 13:01

Quantità nella media, qualità ottima: così Langhe e Roero si preparano alla vendemmia 2021

Partite la raccolta di uve da spumante e Alta Langa. Produttività nella norma e "prospettive di qualità verso l’ottimo" grazie anche alle piogge di fine luglio e al calo termico degli ultimi giorni

Operazioni di raccolta al via nei vigneti della cantina Mauro Sebaste di frazione Gallo ad Alba

Operazioni di raccolta al via nei vigneti della cantina Mauro Sebaste di frazione Gallo ad Alba

"Al momento la situazione è favorevole e il calo di temperature degli ultimi giorni è ideale per la maturazione regolare. Le viti si presentano mediamente meno vigorose rispetto all’anno scorso causa scarsezza idrica, mitigata dalla abbondante e diffusa pioggia del 27 luglio, che ha anche riattivato le piante duramente flagellate dalla estesa grandinata che aveva colpito soprattutto il Roero. I grappoli si presentano sani e, considerando i vari elementi sopracitati, è attesa una ottima qualità generalizzata. La quantità è nella media e quindi normale sui Nebbioli, mentre Dolcetto e Barbera si presentano mediamente più abbondanti, ma in ogni caso con valori dal 10 al 20% in meno del 2020 (che tuttavia era risultato abbondante). In altre parole, prevediamo una produttività normale”.

Così il tecnico dianese Fabrizio Rapallino, responsabile vitivinicolo di Coldiretti Cuneo, giudica il quadro che si presenta ai produttori di Langhe e Roero attesi dall’appuntamento con una vendemmia che in Granda è partita con qualche giorno di ritardo rispetto allo scorso anno, ma "con prospettive di qualità verso l’ottimo", considerato che "le grandinate di luglio sono state comunque circoscritte territorialmente".

Immediatamente dopo il Ferragosto è iniziata la raccolta delle uve da spumante, ora proseguita con la raccolta dell’Alta Langa mentre nei primi giorni di settembre si proseguirà con Moscato e Chardonnay. In previsione – si spiega sempre da Coldiretti – la vendemmia procederà da metà settembre con Arneis e Dolcetto per arrivare alla Barbera a fine settembre, per concludersi coi Nebbioli da fine settembre ad inizio ottobre.

QUANTITA’ IN CALO DEL 10% RISPETTO AL 2019

A livello nazionale è previsto un raccolto del 10% più scarso dell’anno precedente e sarà anche per questo motivo che già sono iniziate le ricerche di acquisti di uva. Coldiretti ritiene utile per tutta la filiera la contrattazione prima e durante la vendemmia, anziché attendere per i pagamenti la successiva pubblicazione dei prezzi medi: "Occorre infatti promuovere l’incontro tra chi produce bene in vigna e chi intende valorizzare il vino che ne deriva e dunque la negoziazione prima del ritiro e il raggiungimento del giusto accordo in relazione alla effettiva qualità dei grappoli. La diffusione dei protocolli di sostenibilità accentua ulteriormente le differenze e le specificità poiché richiede più attenzione e investimenti, aumentando insieme al valore dei grappoli anche i costi di produzione"

ITALIA PRIMO PRODUTTORE MONDIALE

Nonostante il calo a livello nazionale, l’Italia quest’anno è il primo produttore mondiale di vino mentre per il secondo posto si prospetta una sfida tra Francia e Spagna, che hanno subito un contenimento dei raccolti, anche se più marcato per i cugini d’Oltralpe.

IN PIEMONTE FILIERA DA 42MILA ADDETTI

“Auspichiamo che il clima possa portare delle piogge regolari nei prossimi giorni per evitare carenze idriche, soprattutto, nei terreni più sabbiosi – spiega Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo – anche perché il forte caldo può far scottare i grappoli. Sul lato consumi, ci sono buone prospettive di ripresa con le riaperture delle attività ristorative e dell’export anche perché il vino piemontese, proprio per le sue elevate qualità, è particolarmente richiesto oltre che nei Paesi Europei, negli Stati Uniti, in Giappone, Gran Bretagna, Cina... . Con la vendemmia si attiva, oltretutto, un sistema che impiega almeno 42.000 addetti in Piemonte offrendo opportunità di lavoro direttamente in vigna, in cantina e nella distribuzione commerciale".

PRODUZIONE DA 1 MILIONE DI ETTOLITRI

“Il vitivinicolo cuneese – sottolinea Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo – conta 6.500 imprese vitivinicole, con oltre 16.000 ettari di superficie vitata e una produzione di quasi 1 milione di ettolitri. L’elemento che caratterizza maggiormente la nuova stagione del vino in Granda è l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, le politiche di marketing e il rapporto sempre più diretto con i consumatori”.

Redazione

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