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Economia | 07 dicembre 2022, 10:52

Consorzio Socio Assistenziale, dodicimila le prese in carico annue: "Nuove povertà e conflittualità sociale gli strascichi della pandemia"

Ieri sera in commissione il secondo incontro tra l'amministrazione di Cuneo e le partecipate. Arneodo illustra il progetto 'Cuneo 2040': "Quattro tavoli di lavoro per definire la comunità che vogliamo creare in futuro"

Consorzio Socio Assistenziale, dodicimila le prese in carico annue: "Nuove povertà e conflittualità sociale gli strascichi della pandemia"

In questi primi mesi di lavoro dopo l’attivazione della legge regionale ‘Allontanamento Zero’ non abbiamo notato sostanziali cambiamenti o condizionamenti né nella quotidianità della nostra attività né dal punto di vista delle decisioni dei tribunali. Ma questo non deve sorprendere: gli allontanamenti sono, già adesso, misure per lo più estreme. E pensare di raggiungere davvero questa paventata ‘quota zero’ è impossibile”.

Parla così Barbara Re – responsabile del Consorzio Socio Asssitenziale del Cuneese per l’area del servizio sociale, minori e famiglie - , presente assieme alla dirigenza del Consorzio nella serata di ieri (martedì 6 dicembre) in sala Vinay alla  riunione delle commissioni I e VI della città di Cuneo. Al centro l’analisi dell’andamento 2021 del Consorzio stesso (nell’ottica degli incontri con le società partecipate del Gruppo Comune di Cuneo).

Presenti in commissione, oltre alla Re, anche il direttore del Consorzio Giancarlo Arneodo con i dirigenti Giulia Manassero e Paola Fantino, oltre alla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e gli assessori Valter Fantino e Paola Olivero. La domanda specifica sul tanto dibattuto disegno di legge regionale è stata posta dal presidente della VI commissione Erio Ambrosino.

L’ente di gestione del Consorzio nasce ufficialmente nel 2003, con la decisione di gestire le politiche sociali in modo condiviso e solidale e nel tempo si è ampliato sino a comprendere tutto il territorio dell’azienda sanitaria ospedaliera in un dialogo proficuo che rappresenta quasi un unicum a livello regionale – ha ricordato la sindaca - . Nel cuneese, dal 1° gennaio, ci sarà uniformità di servizio e di gestione economica, grazie a un lavoro non facile che ha coperto gli ultimi vent’anni”.

Il Consorzio nel 2021: 12.000 prese in carico annue e oltre 200 dipendenti
Il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese, terzo ente gestore per importanza a livello piemontese, si configura ormai da anni come punto di riferimento per il territorio di 53 Comuni nella trattazione delle tematiche dei minori e delle famiglie, degli anziani, delle persone con disabilità e degli adulti.

Nello specifico, il territorio del Consorzio comprende 161.012 abitanti di cui 15,87% minori, 53,91% adulti e 24,22% anziani. Annualmente, le prese in carico di varia natura da parte dell’ente di gestione e dei suoi 203 dipendenti – di cui 191 con posizione indeterminata e 12 con posizione determinata – , dislocati nelle diverse sedi del territorio, si aggirano sulle 12.000.

Gli utenti durante il 2021 sono stati 12.001 in totale, di cui 4.999 solo nell’area di Cuneo: per quanto riguarda la città si parla di 1.626 nell’area di famiglie e minori, 108 minori con disabilità, 492 adulti con disabilità, 12 dipendenze, 412 anziani autosufficienti, 1.099 anziani non autosufficienti, 39 immigrati e 511 casi di povertà e di disagio per adulti e senza fissa dimora.

Dal punto di vista del bilancio 2021 il Consorzio ha presentato in commissione un totale di spesa corrente di 28.986.364 euro. Stante le entrate di 5.169.401 euro per quanto riguarda la compartecipazione degli utenti e di 9.762.630 euro del servizio sanitario, la spesa netta risulta essere di 14.054.332 euro.

Il progetto 'Cuneo 2040'
Durante la trattazione il direttore del Consorzio Giancarlo Arneodo ha sottolineato come, dopo la fase pandemica del 2020 e 2021, il Consorzio si trova oggi a dover fare i conti con moltiplicate condizioni di povertà e con povertà di diversa natura, ma anche con l’invecchiamento sempre più progressivo della popolazione e la nascita di situazioni conflittualità sociale e intra-famigliare.

Il periodo pandemico ci ha poi portati a ripensare e rivedere i nostri servizi in modo profondo – ha aggiunto Arneodo - , in un esercizio che non è stato meramente intellettuale ma che speriamo possa portare a grandi cambiamenti entro il 2040”: si tratta dell’iniziativa ‘Cuneo 20240’, l’idea che il Consorzio impari a trattare bisogni vecchi in modi nuovi e si trinceri per affrontare quelli ancor più recenti. Per farlo – sempre secondo Arneodo – verranno fatti partire dal prossimo gennaio quattro tavoli di lavoro, con incontri a cadenza settimanale e con l’obiettivo di rispondere a una sola domanda: 'Che comunità vogliamo creare per il 2040?'”

I tavoli di lavoro produrranno documenti di analisi sulle quattro aree tematiche dell’attività del Consorzio, che verranno poi riuniti in uno ulteriore e consuntivo.

Simone Giraudi

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