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Attualità | 29 maggio 2023, 13:08

Biodigestore di Borgo, il CEC: “Compatibilità urbanistica richiesta solo dopo la presentazione del progetto”

Il presidente Quiriti risponde alle domande (inviate lo scorso marzo) dal consigliere Boselli. Stasera la capigruppo ‘di aggiornamento’

Il render della struttura del biodigestore

Il render della struttura del biodigestore

Mancano ormai poche ore alla conferenza dei capigruppo del consiglio comunale di Cuneo in cui verranno conferiti alcuni aggiornamenti rispetto al progetto di realizzazione dell’impianto di biodigestione a Borgo San Dalmazzo: un appuntamento atteso, che molti consiglieri sperano risolva alcuni dubbi avanzati nel corso delle ultime settimane.

Come il capogruppo degli Indipendenti Giancarlo Boselli, che alla fine della scorsa settimana ha diramato un comunicato contenente alcune domande rivolte alla sindaca Patrizia Manassero – che riproporrà poi proprio durante la capigruppo - : “Perché non si è ancora proceduto, in un m omento così delicato, alla sostituzione del presidente di ACSR, alimentando le voci di un’attesa dei tempi necessaria a poter nominare l’ex assessore Davide Dalmasso? È vero che si è tenuta una riunioni informale tra sindaci di Comuni facenti parte di ACSR e CEC iscritti al PD e dirigenti PD, alla presenza dell’onorevole Chiara Gribaudo, per stabilire linee e condizionare azioni su queste vicende? Risulta che tra le documentazioni fornite per ottenere il finanziamento del biodigestore non siano state fornite asseverazioni sui quantitativi indispensabili di rifiuti per il corretto funzionamento dell’impianto, e che non sia stata accertata la conformità urbanistica per la collocazione dell’impianto? Risulta che si presentino difficoltà tecniche e sostanziali per la corretta registrazione nei bilanci di ACSR e CEC del finanziamento ottenuto, e quindi per il suo impiego?

Ma non solo. Nella mattinata di oggi (lunedì 29 maggio) Boselli ha reso pubblica una lettera di risposta del CEC – firmata dal presidente Pier Giacomo Quiriti – in cui il consorzio affronta due richieste effettuate dal consigliere lo scorso 23 marzo, ovvero la mancanza (nei documenti presentati per l’accesso al finanziamento PNRR) di cenni al quantitativo di rifiuti necessario per far funzionare l’impianto a regime e di qualcosa che assicuri senza ulteriori dubbi la compatibilità urbanistica del progetto.

Non esistono agli atti ulteriori ‘carte’ che ‘asseverino’ il quantitativo dei rifiuti che saranno conferiti nel realizzando biodigestore oltre a quanto già contenuto nei verbali dell'ATO e nell'articolata discussione sviluppatasi in sede di assemblea del CEC in data 17/2/2023. Documentazione già a suo tempo trasmessa – si legge nella lettera di CEC - . Per quanto riguarda l’‘accertata compatibilità urbanistica dell'operazione’ questa potrà essere richiesta e ottenuta in esito alla presentazione del progetto sul quale gli organi autorizzativi dovranno esprimersi, ciascuno per la rispettiva competenza”.

Anche di questo, insomma, se ne parlerà nell’incontro tra capigruppo previsto per oggi.

Simone Giraudi

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