Preg.mo Direttore,
seguo il suo giornale in quanto cuneese di origine pur se residente a Torino.
Sono innamorato di Cuneo e mi sarebbe piaciuto un giorno potermici trasferire se fossi riuscito a trovare un immobile adatto alle mie esigenze.
Mi rattrista leggere con preoccupante frequenza notizie di episodi di vandalismo e microcriminalità che si verificano in zone che erano, fino a qualche anno fa, di pregio e nelle quali gli immobili avevano quotazioni elevate mentre oggi i livelli sono quasi paragonabili a quelli della tristemente nota borgata Aurora qui a Torino.
Anche nel quartiere dove risiedo attualmente la situazione é peggiorata ma ho sempre visto Cuneo come un'isola felice, almeno fino a qualche tempo fa.
L'invito del Questore a non lasciare in auto nulla, nemmeno i centesimi, e la sua dichiarazione sull'impossibilità dell'arresto mancando i presupposti di legge (....) appaiono la resa senza condizioni dello Stato di fronte alla criminalità.
Credo che il problema sia senza soluzioni anche perché l'allontanamento dal territorio nazionale non é comunque risolutivo, quand'anche venisse eseguito.
Sarebbe opportuno interrogarsi sulle cause di un degrado tanto grave quanto rapido, con una riflessione sulle amministrazioni degli ultimi anni e sulle tante e fastidiose chiacchiere senza costrutto che potrebbe riservare qualche interessante spunto di discussione.
Sono indignato e disgustato come cittadino cuneese mancato.