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Attualità | 20 aprile 2025, 10:30

Saluzzo, monsignor Cristiano Bodo e gli auguri per una Pasqua di speranza: “E' il vero natale dell’umanità: ed ogni suo ritorno è memoria della storia del mondo”

In una lettera aperta a tutti i cittadini le riflessioni del vescovo della diocesi del Marchesato che invita a porre attenzione alle vere sorgenti del “nuovo”

Saluzzo, monsignor Cristiano Bodo e gli auguri per una Pasqua di speranza: “E' il vero natale dell’umanità: ed ogni suo ritorno è memoria della storia del mondo”

Il vescovo della Diocesi di Saluzzo Cristiano Bodo nei giorni precedenti la Pasqua ha condiviso alcune riflessioni in un lettera alla cittadinanza, che vi riportiamo di seguito.

Nel cuore dell’anno giubilare c’è la Pasqua. Anche il Natale guarda al mistero del Risorto. Aveva ragione Bossuet quando scriveva che “non c’è nulla al mondo più grande di Gesù Cristo; e in Lui nulla è più grande della sua passione morte e risurrezione”. La Pasqua è il vero natale dell’umanità: ed ogni suo ritorno è memoria della storia del mondo. Che l’uomo lo sappia o non lo sappia, il suo destino è deciso per sempre dagli eventi inscritti a distanza così ravvicinati: sullo stesso legno, sulla stessa croce.

Ma la Pasqua non è una festa nata annuale. E’ l’unica a scansione settimanale. Il “primo giorno dopo il sabato ”la comunità dei credenti si ritrova per celebrare il RISORTO. La conta dei giorni riparte alla domenica, il giorno del Signore, immerso come lievito di Dio nel fluire del tempo.

Pertanto la storia è attraversata da una duplice tensione verso il nuovo: da una parte il cammino del “genio umano” che scandisce i ritmi dell’inedito; e lo sappiamo bene, questo ultimo cinquantennio registra novità vertiginose quali non si erano verificate nei diversi millenni passati.

Dall’altra, il cammino più faticoso “dell’uomo comune”, in cui le stanchezze sono palesi, sono arrivate al limite.

I segnali sono leggibili a tutti i livelli: a livello di comunità cristiana, in cui il nuovo è continuamente cercato, ma invano; e il più delle volte si fa pace con la routine quotidiana, con il sussulto di qualche iniziativa la routine che sembra promettere qualcosa di inedito, ma che in realtà non cambia il passo dei soliti giorni.

Eppure la Pasqua ci fa ritornare alle vere sorgenti del “nuovo”: li nasce una vita, la nuova umanità in Cristo, l’unico vittorioso sulla morte. E le parole della Pasqua quest’anno sono le stesse parole del Giubileo. Se tutto nella storia soggiace alla legge dell’oblio e della morte, la Pasqua è vita, è novità, è speranza, è presenza del Risorto nel cuore del mondo, segnato dalle stanchezze, dalle sconfitte e dai processi involutivi.

La Pasqua è sorgente di quell’inedito che si scrive nel segreto delle coscienze e diventa visibile nella testimonianza di ogni credente, là dove l’uomo gioca la sua partita nella corsa del vivere quotidiano.

Buona Pasqua di Speranza 2025, a tutti.

Cristiano, vostro vescovo


 

Redazione

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