"Riproponiamo a seguire uno degli articoli più letti della settimana. Prima uscita giovedì 28 agosto.
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"Se vuoi, puoi". In questo caso è successo.

Francesca Montù e Federico Martino, 35 e 26 anni, atleti della Wild sport (associazione agonistica che si allena nella piscina di Saluzzo) sono saliti a sopresa sul podio del World Acquatics Master Championship di Singapore che si è svolto dal 26 luglio al 22 agosto.
Hanno vinto una medaglia d'argento nel duo misto libero e un bronzo nel duo misto tecnico. Federico un'altra medaglia d'argento nel maschile.
Un vero exploit tra 400 atleti del settore e 7. 000 di tutte le specialità acquatiche.
Francesca Montù, responsabile delle attività della piscina di Saluzzo, in cui nuota fin da piccola, allenatrice federale per il nuoto sincronizzato, è diventata atleta quasi per caso. Durante un saggio delle sue "sincronette", si è esibita per loro a sorpresa in una coreografia ed ha deciso di continuare, allenandosi con Federico ingegnere, compagno di vita e di sport, proveniente dal mondo del nuoto agonistico, che ha coinvolto in questa passione.
Come sono arrivati sul podio dei Mondiali a Singapore?
“Perchè no, ci siamo chiesti, verificando l’idoneità a partecipare - racconta Francesca- La Federazione ha confermato che grazie al punteggio conquistato nei campionati italiani di Riccione, a luglio dello scorso anno, ne avevo titolo. Allora ci siamo detto "sì" e iniziato a lavorare all’obiettivo.
Un anno di allenamento intenso e di preparazione all’evento, con tutte le difficoltà del caso, dovendo presentarci autonomamente".
Eravamo gli unici due atleti di un team, la Wild sport appunto, tra squadre molto più numerose e specializzate. "Io iscritta come coach capitano, nel doppio ruolo di atleta e allenatrice di me stessa e di Federico".
"In autonomia abbiamo fatto l'iscrizione, pagato il soggiorno e il viaggio. La piscina di Saluzzo ci ha finanziato per un terzo e ci ha consentito inoltre di allenarci, tutti i giorni in vasca, anche ad impianto chiuso. Per questo siamo molto riconoscenti al responsabile Riccardo Mattis".

Hanno pensato anche alla divisa - continua l'atleta saluzzese - credendo servisse loro solo per una foto ricordo. "Per fortuna l' avevamo per salire sul podio".

L’emozione più bella?
"La prima esibizione che abbiamo fatto: salire sulla pedana è stata una emozione pazzesca, come gareggiare e condividere il podio con campioni olimpici. C’era tutto il mondo delle specialità che abbiamo potuto ammirare da vicino.
Per me è stata un’ importante esperienza di confronto con altri atleti e allenatrici, anche per imparare cose nuove da portare alle mie giovani allieve a Saluzzo".
Purtroppo le emittenti televisive italiane non hanno trasmesso le gare Master di Singapore, quindi le loro competizioni non sono state viste: " ma lì, tutto è stato trasmesso in diretta e ci sentivamo dei vip, riconosciuti anche sui mezzi pubblici".
Oltre che di medaglie hanno fatto incetta di complimenti da parte della città, espressi anche dal sindaco Franco Demaria, da tutta la piscina saluzzese: "una grande famiglia che ci ha supportati".

L’orgoglio di aver fatto tutto da soli è sicuramente molto, come la convinzione di essere stati all’altezza della sfida sportiva.
In cantiere c’è quindi un altro grande obiettivo: gli Europei di Parigi del 2026.






















