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Politica | 22 dicembre 2025, 18:37

Alba, il Consiglio approva il previsionale 2026: "Bilancio di consolidamento, senza aumentare le tasse”

Pareggio a 34,5 milioni di euro. Confermate tutte le aliquote e le tariffe, sia tributarie sia extratributarie

L'assessore al Bilancio Luigi Garassino.

L'assessore al Bilancio Luigi Garassino.

Il Consiglio comunale di Alba ha approvato il bilancio di previsione 2026-2028, presentato in aula dall’assessore al Bilancio Luigi Garassino. Un documento che l’Amministrazione definisce "di consolidamento", redatto in un contesto economico complesso, segnato dall’inflazione, dall’aumento dei costi energetici e dalle incertezze internazionali.

Il bilancio chiude in pareggio su tutti e tre gli esercizi, con volumi complessivi che si attestano intorno ai 34,5 milioni di euro annui: circa 34.564.000 euro nel 2026, 34.372.000 euro nel 2027 e 34.500.000 euro nel 2028. “È un bilancio che rende strutturali le scelte maturate nel corso del 2025, un anno particolarmente intenso sotto il profilo della programmazione”, ha spiegato Garassino.

L’indirizzo politico resta quello del non incremento della pressione fiscale. Per l’intero triennio vengono confermate tutte le aliquote e le tariffe, sia tributarie sia extratributarie. I maggiori costi vengono assorbiti attraverso l’andamento positivo degli accertamenti degli ultimi esercizi e mediante un lavoro di contenimento e razionalizzazione della spesa corrente.

Sul fronte delle entrate, la previsione 2026 delle entrate tributarie registra un incremento di 883 mila euro rispetto alla previsione iniziale 2025, mentre le entrate extratributarie crescono di circa 276 mila euro. Per quanto riguarda la TARI, viene confermato lo stanziamento di 4.995.500 euro, con tariffe invariate, in attesa del nuovo Piano economico-finanziario del Consorzio. Il 2026 viene indicato come un anno chiave, segnato dall’avvio del nuovo contratto di gestione del servizio rifiuti.

Rilevante il peso dei vincoli statali. Per il 2026 sono previsti tagli per circa 102 mila euro, oltre a un accantonamento di circa 140 mila euro a titolo di concorso alla finanza pubblica. Sul Fondo di Solidarietà Comunale, a fronte di 1.419.000 euro riconosciuti, lo Stato trattiene 1.848.000 euro, con un saldo negativo superiore ai 400 mila euro per il Comune.

La spesa di personale resta sotto controllo: il rapporto tra spesa ed entrate correnti si colloca al 23,53%, ben al di sotto del limite del 27%. Sul versante sociale, viene confermato il trasferimento di 1.027.000 euro al Consorzio socio-assistenziale per il 2026, insieme al rafforzamento degli interventi rivolti alle fasce più fragili. Per l’assistenza all’autonomia scolastica sono previsti ulteriori 50 mila euro, che si aggiungono agli incrementi già introdotti nel 2025.

Il capitolo cultura vede nel 2026 l’avvio della nuova gestione del Museo del Tartufo, con la ridefinizione del piano finanziario e delle tariffe. È prevista anche una revisione delle tariffe del Museo civico Federico Eusebio, per garantire maggiore omogeneità. Per Alba Capitale dell’Arte Contemporanea 2027, Garassino ha chiarito che l’assenza di stanziamenti nello schema iniziale è legata ai tempi del decreto ministeriale, pubblicato a fine novembre, e che le risorse saranno inserite con variazioni di bilancio nel corso del 2026.

Un passaggio significativo della relazione ha riguardato le società partecipate. Nell’elenco allegato alla nota integrativa non figurano più Egea e Ingranda, due percorsi diversi che hanno segnato la recente storia amministrativa della città. L’assessore ha ribadito la centralità delle partecipate ancora in capo al Comune e l’attenzione necessaria su dossier strategici, a partire dalla gestione del ciclo idrico, destinata nei prossimi mesi a snodi decisivi.

Ampio spazio è stato dedicato alla politica degli investimenti. Garassino ha ricordato che nel corso del 2025 l’Amministrazione ha programmato opere strategiche per un importo complessivo che, a fine esercizio, supererà i 20 milioni di euro, grazie a risorse proprie e a finanziamenti esterni. Una programmazione che l’assessore ha definito, in aula, come una sorta di “PNRR costruito in casa”, destinato ora a entrare nella fase di realizzazione concreta.

Per il triennio sono previsti 1.160.000 euro annui di oneri di urbanizzazione, destinati interamente a manutenzioni straordinarie, 110 mila euro dalla monetizzazione dei parcheggi e 254 mila euro di fondi PNRR nel 2026, ultima tranche del programma. Gli interventi riguarderanno, tra l’altro, impianti sportivi, viabilità, scuole, corsi d’acqua, abbattimento delle barriere architettoniche e nuovi parcheggi.

In chiusura, Garassino ha definito il bilancio “una piattaforma solida che recepisce il lavoro svolto e apre prospettive significative per la programmazione futura”, ringraziando uffici, commissioni e organi di controllo per il contributo tecnico alla sua costruzione.

Daniele Vaira

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