"Abbiamo deciso di interrompere momentaneamente le trattative in merito alla fusione, così da poter comprendere come la riforma del Credito Cooperativo, e i conseguenti accordi tra la banca capogruppo e le altre singole, andrà realmente a operare. Siamo momentaneamente in attesa, e valuteremo se riprendere o meno le fila del discorso."
Sono parole di Giovanni Cappa, presidente della Banca Alpi Marittime di Carrù, da mesi ormai coinvolta nella discussissima questione della fusione tra il suo istituto di credito e la Bene Banca. Sembra quindi saltare l'incontro, previsto per il prossimo 21 giugno, tra i membri del Consiglio di Amministrazione delle due banche; dopo il più che soddisfacente esito dell'assemblea annuale dei soci dell'istituto benese, il presidente Piervittorio Vietti ne aveva sottolineato la solidità: "Ora noi saremo in grado, se i soci lo vorranno, di camminare anche da soli."
Sembra che della decisione di mettere in "stand-by" il progetto di fusione sia stato informato (con una lettera giunta sulla sua scrivania alle 17 di oggi, 17 giugno) anche il sindaco di Bene Vagienna Claudio Ambrogio, pronto a organizzare per lunedì 27 giugno un incontro pubblico, perché no un Consiglio comunale aperto, allo scopo di illustrare a soci e cittadini lo stato attuale delle cose.
"Nell'occasione - assicura comunque Ambrogio, da sempre dubbioso in merito alla gestione del progetto stesso - si potrà ancora sottoscrivere la raccolta firme in opposizione alla fusione."












