/ Attualità

Attualità | 30 gennaio 2013, 12:15

“L’intima natura della Chiesa”: incontro a Cuneo

Importanti spunti di riflessione sono emersi nel corso dell’incontro per comprendere la lettera Apostolica di Benedetto XVI

“L’intima natura della Chiesa”: incontro a Cuneo

Sabato 26 gennaio a Cuneo, nella Sala Conferenze di Via Bono, si è tenuto l’incontro L’intima natura della Chiesa: ancorare il servizio alla carità, alla sua fonte, organizzato dal Centro Servizi Volontariato “Società Solidale”, in collaborazione con le Associazioni Scienza e vita, Movimento per la Vita nella Provincia di Cuneo, UCID e Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice. L’incontro, che ha visto la partecipazione di un pubblico attento e particolarmente coinvolto,  è stato l’occasione per riflettere circa le implicanze che la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio del Sommo Pontefice Benedetto XVI, dedicata al servizio della carità, comporta per le associazioni di volontariato di ispirazione cattolica. 

Ha aperto gli interventi Giorgio Groppo, Presidente CSV Società Solidale, che ha spiegato il perché del convengo: “La lettera apostolica in forma di Motu Proprio di Benedetto XVI intende compensare il discorso della diaconia, del servizio della carità. Per questo motivo il documento è di particolare importanza per le associazioni cattoliche che si occupano di solidarietà e di beneficenza. Con il Motu Proprio L’Intima natura della Chiesa – ha concluso il Presidente Groppo – il Santo Padre ha inteso fornire un quadro normativo organico che serva meglio ad ordinare , nei loro tratti generali, le diverse forme organizzate del servizio alla carità.” 

A spiegare agli intervenuti la Lettera enciclica del Sommo Pontefice è stato Alberto Tibaudi, Presidente Movimento per la vita nella Provincia di Cuneo che ha sottolineato come le norme contenute nel documento siano essenziali per disciplinare le iniziative collettive di carità. “Un altro aspetto importante che emerge dal documento – ha spiegato Tibaudi – è dato da una speciale attenzione nei confronti della persona che è nel bisogno. Attenzione per la persona in quanto la Chiesa utilizza l’antropologia personalistica: l’uomo non deve mai essere visto come mezzo ma sempre come fine.” 

Ha concluso gli interventi Giorgio Palestro, già presidente della Facoltà di medicina di Torino e Presidente del Centro di bioetica torinese, che ha spiegato perché la carità sia un elemento talmente importante per la Chiesa da diventarne la sua fonte. “La Carità – ha spiegato Palestro – si fonda sull’amore ed è l’atto concreto dell’amore verso il prossimo; quest’ultimo ancora le sue radici nel carattere intrinsecamente sociale dell’uomo. L’esercizio della carità – ha concluso Palestro - si ramifica nel riconoscimento della dignità dell’uomo, nell’esercizio del bene comune e nel principio di sussidiarietà e di solidarietà.

 

 

c.s.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium