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Attualità | 27 giugno 2013, 18:39

Cassa integrazione nel ramo industria: nessun miglioramento

La diminuzione degli interventi in deroga non compensa i forti aumenti di cigo e cigs

Cassa integrazione nel ramo industria: nessun miglioramento

Continuano a salire le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate nel ramo industria. Secondo i dati diffusi dall’Inps e rielaborati dal Centro Studi di Confindustria Cuneo, infatti, tra aprile e maggio 2013 si è registrato un aumento del 15,9% (da 603 mila a 699 mila), percentuale che sale al 46,6% se si prende in considerazione il dato cumulato relativo a gennaio-maggio 2012 e 2013 (da 3 milioni a 4,4 milioni di ore). La situazione appare invece stabile (-0,6%) se si confronta maggio di quest’anno con lo stesso mese dell’anno scorso.

“I pessimi dati risultati dall’analisi delle ore di cassa integrazione autorizzate nel ramo industria relativa allo scorso mese – commenta il vice presidente di Confindustria Cuneo, Domenico Annibale - , non fanno che confermare, purtroppo, il peggiorare incalzante della situazione attuale anche nella nostra provincia. Personalmente credo che, nonostante ieri sia stato emanato il nuovo decreto del lavoro che prevede agevolazioni sulle assunzioni, difficilmente si perseguirà lo stimolo previsto dal governo, poiché in un momento storico in cui le aziende non riescono a mantenere i propri occupati è improbabile che possano avere la possibilità di assumere nuove persone, per di più a tempo indeterminato. A mio avviso si sta continuando a non trovare una soluzione radicale ai veri problemi, come l’elevata tassazione sulle imprese e sui lavoratori, insieme ad una cattiva gestione del denaro pubblico ed una ridondante ed abnorme burocrazia, diventata ormai insostenibile. Credo fermamente che se non ci si impegnerà per invertire immediatamente la tendenza, purtroppo dovremo assistere al perdurare di dati negativi, ed auspico davvero che la nostra classe politica comprenda che è giunta l’ora di ribaltare la rotta verso la crescita reale e soprattutto tangibile del nostro Paese”.

I tre settori che hanno registrato il maggior numero di ore di cig autorizzate in valore assoluto tra dicembre 2012 e maggio 2013 sono chimica-gomma-plastica (quasi 1,5 milioni di ore), meccanica (oltre 1,3 milioni ore) e lavorazione di minerali non metalliferi (634 mila ore). Carta, stampa ed editoria è il settore che ha subito la variazione più alta nei dati cumulati degli ultimi sei mesi (+631,4%), mentre servizi (-100%), abbigliamento (-46,5%) trasporti e comunicazioni (-40,7%), chimica-gomma-plastica (98,4) e tessile (-4,4%) sono gli unici settori che non hanno subito un’accelerazione rispetto allo stesso semestre dello scorso anno. Le ore di cig nell’edilizia, nel confronto tra i primi 5 mesi 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 è salita del 92,1% (542 mila ore), anche se registra una flessione nel confronto con il mese precedente (-42,6%) e con lo stesso mese dell’anno scorso (-7,4%).

Analizzando al dettaglio le diverse tipologie di intervento, le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni ordinaria (cigo) sono scese sia rispetto al mese precedente (-54,5%) che rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (-63,1%), mentre sono cresciute (,34,2%) nel confronto tra il periodo gennaio-maggio 2012 e 2013. Forte accelerazione, invece, per la cassa integrazione guadagni straordinaria (cigs), che a maggio 2013 sale sia rispetto ad aprile (+30,6,3%), sia rispetto a maggio 2012 (+256,5%), sia nel confronto tra i dati cumulati dei prime cinque mesi dei due anni +208,3%). Infine, nel mese scorso non ci sono stati interventi di cassa integrazione in deroga (cigd), mentre nello stesso mese dell’anno scorso erano state autorizzate 24 mila ore. Nei primi 5 mesi 2012 la cigd è scesa del 78,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Passando all’occupazione, tra gennaio e marzo 2013 si sono registrate 283 nuove iscrizioni alle loiste di mobilità, l’11,3% in meno rispetto alle 319 dello stesso periodo dell’anno scorso. Nel 2012 le domande erano salite del 33,4% rispetto al 2011. Sempre nel primo trimestre 2013, le procedure di assunzione sono scese del 17,3% (circa 3.600 assunzioni in meno) rispetto all’analogo periodo del 2012. In valore assoluto il calo maggiore si è registrato nei servizi (-1221 procedure) nell’industria manifatturiera (-655), a livello percentuale invece il record negativo è dell’edilizia, che è scesa del 38,5% (447 procedure in meno). La categoria più penalizzata dal calo di assunzione è stata quella dei giovani (-24,9% per i 15-24enni, -17,3% per i 25-34enni).

c.s.

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