E' l'erede della Nutella ed ha una passione per la scrittura, tanto che, se non fosse a capo della dinnastia degli imprenditori albesi, chissà, forse sarrebbe diventato un noto romanziere. "Una seconda vita" che Giovanni Ferrero ha coltivato così bene, da essere ormai arrivato al suo sesto libro di narrativa, intitolato "Il cacciatore di luce".
Amministratore delegato del gruppo - un ruolo che condivideva con il fratello Pietro, fino a che la tragedia della sua morte ha colpito la famiglia, nel 2011 - Giovanni Ferrero ha 51 anni, ha frequentato le scuole a Bruxelles, ha studiato marketing negli Stati Uniti e si è laureato in Scienze dell'alimentazione. Insomma il suo è il curriculum del manager destinato a diventare, nel linguaggio del business, Ceo dell'azienda di famiglia, chief executive officer. Però, si sa, le passioni non muoiono mai, ti accompagnano per tutta la vita.
Potremmo dire che il suo vizio non sono i dolci quelli sono il nostro di vizio, mentre lui li realizza e li esporta in tutto il mondo, rendendo felici frotte di golosi. Il suo vizio, si diceva, è la scrittura. Ha esordito nel 1999 con "Stelle di tenebra", edito da Mondadori come i due successivi; poi è passato a Rizzoli, con cui ha appena pubblicato l'ultimo, Il cacciatore di luce. Nelle sue storie ci sono elementi e temi ricorrenti: per esempio l'Africa, che fa da sfondo a vicende che sono a volte d'amore, a volte di sofferenza, a volte di cambiamento.
E di tutte queste cose insieme, perché racconta di persone che arrivano a quel punto della vita in cui bisogna un po' decidersi: continuare a sentirsi "inutili", immersi nel "non senso", oppure, come Ernest, il pittore protagonista del suo ultimo romanzo, tentare di "essere di nuovo un cacciatore di luce, e rendere il mondo un posto più luminoso". Anche i pittori sono personaggi tipici dei romanzi di Ferrero, come i medici, le donne forti e attraenti e però non fatali, ma piuttosto salvifiche, muse ispiratrici. E anche le multinazionali, spesso senza scrupoli.
Il che, scritto da lui che è a capo di un colosso dei dolci ed è uno degli uomini più ricchi del mondo, significa qualcosa. Nei romanzi Ferrero si porta dietro la tradizione di famiglia, quella che, fin dagli anni Sessanta, aveva iniziato a parlare di responsabilità sociale di impresa.
E non per niente l'azienda della Ferrero è l'azienda nella quale gli italiani andrebbero più volentieri a lavorare.














