Gentile Direttore,
vorremmo commentare attraverso il vostro editoriale l’articolo sugli indici di puntualità e gradimento forniti da Trenitalia e pubblicato sulle vostre pagine. Leggiamo quasi con stupore e anche di disappunto gli indici riportati nell’articolo poiché non ci ritroviamo molto con i dati riportati sulla puntualità e gradimenti vari, poiché tutti questi miglioramenti non li abbiamo visti.
Come Gruppo Pendolari stiamo tenendo conto anche noi della puntualità dei treni nelle fasce 6-9 e 17-20 sulla linea Cuneo-Fossano-Torino e vista la serie interminabile di ritardi potremmo dire che siamo nel restante 10% come indice di regolarità. Sarà solo una casualità? Riportiamo inoltre che in genere il tempo di arrivo preso da Trenitalia non è alla banchina a treno fermo ma allo scambio ad ingresso stazione quindi bisognerebbe incrementare il tempo di quasi due minuti. La percentuale dei treni puntuali, o comunque giunti entro i cinque minuti di ritardo, quindi scenderebbe sicuramente.
Sarebbe da discutere anche il criterio di puntualità, in teoria un treno in ritardo anche solo di un paio di minuti non sarebbe da considerare in orario, in Giappone per esempio non lo sarebbe; ritardi minimi dai 5 ai 10 minuti sono tollerabili se sporadici, non lo sono più se si verificano sovente, oltre i 10 minuti sono già un disagio poiché provocano già necessità di giustificazione e/o recupero presso il datore di lavoroVorremmo capire inoltre a chi è stata fatta l’intervista, probabilmente non ai pendolari.
Prendiamo ad esempio l’affermazione che: “Per quanto riguarda la permanenza a bordo le percentuali migliori si registrano nell’illuminazione della carrozza (94,9%) e nell’aspetto, la cortesia e la professionalità del personale (96%). Rispetto a settembre 2016 i trend di maggiore crescita si hanno in: puntualità +1,5% (83,5% vs 82,0%), security +1,1% (77,8% vs 76,7%), pulizia +2,3% (77,4% vs 75,1%), informazioni a bordo +3,8% (80,0% vs 76,2%), permanenza a bordo +0,4% (91,9% vs 91,5%) e comfort +3,5% (89,1% vs 85,6%).”
L’illuminazione in effetti, quando non c’è l’acqua dentro le plafoniere, può considerarsi sufficiente mentre l’aspetto delle carrozze non è migliorato, è sempre il medesimo anzi, sta peggiorando almeno sui convogli dei regionali veloci causa la loro condizione di scarsa manutenzione e della loro obsolescenza. Puntualità: la regola è un ritardo tra i 5 e i 15 minuti. Security: abbiamo più volte richiesto un incremento della vigilanza e controllo in particolare in alcuni orari serali, risultato non passa più neanche il controllore (quindi di cosa stiamo parlando?). Pulizia sufficiente ma si potrebbe fare qualcosa in più. Informazioni a bordo spesso inesistenti, altre volte dipende dalla buona volontà del personale di bordo o non funziona l’impianto di comunicazione o vengono date informazioni che è in corso il servizio di controlleria, e a volte non è vero neanche quello, il servizio di smart caring in caso di ritardo lascia ancora a desiderare sotto molti aspetti. Permanenza a bordo è sempre la medesima e lo stesso dicasi del comfort: spesso capita che le carrozze siano o fredde o troppo calde, carrozze con porte chiuse o carrozze chiuse completamente, in termini di comfort quindi non abbiamo visto miglioramenti. In termini di ripetibilità per forza di cose certamente si utilizzerebbe nuovamente il treno, non è che ci siano molte alternative almeno per noi pendolari.
In conclusione, chiediamo a Trenitalia di scusarci se noi pendolari non siamo mai contenti e ci lamentiamo in continuazione, ma dobbiamo comunque esternare la nostra critica che vuole essere costruttiva, al fine di ottenere un miglioramento concreto del servizio sia in termini di puntualità che di servizi alla clientela.
Grazie per l’attenzione,
Gruppo Pendolari CN-TO













