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Attualità | 08 aprile 2018, 07:25

Tenda bis: “gravi inadempienze”, Anas scioglie il contratto con la Fincosit

Tra le inadempienze contrattuali v’è anche quella denunciata da Jean Pierre Vassallo, sindaco di Tenda, riguardo ai “due accumuli anidriti

Immagine di repertorio

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“Gravi inadempienze dell’impresa”.

Con queste motivazioni l’Anas ha rescisso, “in danno”, il contratto con la “Grandi lavori Fincosit” per i lavori di realizzazione del Tenda bis.

Tra le inadempienze contrattuali v’è anche quella denunciata da Jean Pierre Vassallo, sindaco di Tenda, riguardo ai “due accumuli anidriti che sarebbero dovuti essere rimossi nel medesimo giorno dello scavo, e che invece sono depositati alla sommità di due valloni e sversano in un fiume”.

Vassallo ha parlato di “vera catastrofe sotto il punto di vista ecologico, con conseguenze che potrebbero essere molto gravi”.

Anas specifica invece come, “nella situazione attuale dell’area del cantiere, pur non essendoci pericolo di sversamento nel fiume delle anidriti accumulate, le preoccupazioni del sindaco di Tenda saranno oggetto di primaria attività non appena la ditta sarà presente per il ripiegamento del cantiere o della ditta subentrante come priorità d’intervento”.

L’Anas ha “ripetutamente imposto” alla Grandi Lavori Fincosit l’allontanamento del materiale smarino del cantiere”.

Il 2 febbraio scorso, nell’assemblea pubblica convocata dal Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, alla presenza di tutte le autorità italiane e francesi e dei rappresentati di Enti locali e Comuni dei versanti italiani e francesi, il Responsabile Unico del Procedimento per l’Anas, l’ingegner Federico Murrone, ha illustrato tutte le inadempienze contrattuali dell’appaltatore, oltre a quelle rimarcate dal sindaco di Tenda.

“Viste tali inadempienze - spiegano da Anas – l’ingegner Murrone ha spiegato in quella occasione gli step per la risoluzione del contratto in danno, che stiamo eseguendo nei tempi annunciati”.

Il 5 aprile, infatti, l’Anas ha emesso il provvedimento di risoluzione contrattuale in danno dell’appaltatore; il Responsabile Unico del Procedimento, nella stessa giornata, ha notificato l’atto all’impresa e all’ANAC, Associazione nazionale anti corruzione, come previsto per legge.

Il 6 aprile è stato emesso l’ordine di servizio in cui venia disposto all’appaltatore di metter in sicurezza l’area di cantiere.

L’ingegner Murrone ha convocato l’impresa in data 30 aprile (secondo i tempi previsti per legge) per consegnare il documento relativo alla consistenza del cantiere, comunicando anche all’appaltatore il termine del 30 maggio per lo sgombero del cantiere da tutti gli uomini e mezzi.

“Al pari dei Comuni interessati dai lavori della galleria del Tenda – dicono da Anas – ci riteniamo danneggiati a causa delle gravi inadempienze dell’impresa costruttrice Grandi Lavori Fincosit, in particolare è stato imposto ripetutamente alla ditta l’allontanamento del materiale di smarino dal cantiere. A causa delle ripetute inadempienze della ditta, Anas, come detto, ha provveduto alla rescissione del contratto in danno”.

r.t.

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