La ragione principale delle ordinanze contro i botti di Capodanno è legata da un lato a evitare comportamenti che possono provocare infortuni alle persone, dall'altro a tutelare gli animali domestici, spaventati e disorientati dagli scoppi.
Nelle ultime ore stanno arrivando comunicazioni delle ordinanze che vietano i botti, emanate dai primi cittadini di molti comuni della provincia. Altre, da qui al 31 dicembre, ne arriveranno. Alcuni comuni, tra l'altro, non hanno nemmeno bisogno di emanare ordinanze specifiche, in quanto è il regolamento di Polizia locale a vietare l'utilizzo di artifizi pirotecnici sul territorio di competenza.
Boves, da quando è sindaco Maurizio Paoletti, in scadenza di mandato nel 2019, si distingue per la precisa scelta di NON vietare i botti di Capodanno. Assieme a quello di Peveragno, guidato da Paolo Renaudi, è uno dei pochissimi comuni di dimensioni medie a scegliere questa linea da un certo punto di vista sempre più impopolare.
Eppure la scelta rimarrà valida anche per questo 31 dicembre, come ci conferma al telefono lo stesso sindaco Paoletti che, qualche anno fa, era diventato, con la sua scelta, un caso nazionale, intervistato addirittura da una rivista italo-tedesca.
Perché ancora questa linea? Per l'oggettiva impossibilità di controllare il rispetto del divieto e per una personale convinzione: "Un capodanno senza botti è come andare allo stadio e non poter gridare quando la tua squadra fa goal".
Non è, per Paoletti, una questione di non amore o attenzione per gli animali, avendone lui diversi. Ma una questione che lui ritiene di buonsenso. Ovviamente, si riferisce ai botti legali.
Comunque, per chi volesse, l'Agente LISA, la poliziotta più social d'Italia, ogni anno dà anche i consigli dei #Cinofili per non traumatizzare gli amici a 4 zampe con i “botti”. Ricorda che sarebbe meglio tenerli in casa, protetti e magari con radio o televisione accese in modo che vengano un po' distratti dal rumore proveniente da fuori.












