L'Italia è uno dei cinque paesi d'Europa in cui si vendono e acquistano più sigarette elettroniche e liquidi, con e senza nicotina. Parliamo di un fatturato annuale che si aggira tra i 6 e i 7 miliardi l'anno. I nostri diretti concorrenti sono il Regno Unito, la Francia, la Germania e la Polonia.
Abbiamo parlato di questo mercato con Adriano, titolare di un negozio che vende la sigaretta elettronica a Roma e grossista per attività in tutto il paese.
Salve Adriano. Ci racconta come è iniziata la sua avventura?
Salve a tutti i lettori. Ho aperto il mio primo negozio a Roma a fine 2016: la moda della sigaretta elettronica in Italia era appena nata e i consumatori erano pochissimi, ma in Europa la cosa si stava muovendo favorevolmente. Ho iniziato con un locale piccolissimo e un investimento di circa 10.000 euro.
Poi c'è stata la brutta crisi del 2018.
Esatto. Dopo un paio d'anni gli utilizzatori di sigarette elettroniche erano tantissimi in Italia. Lo Stato ha varato alcune misure di tassazione che rendevano i liquidi molto più costosi di prima, cercando di equipararli al tabacco tradizionale. Il che è assurdo, ovviamente: sia perché gli utenti erano davvero tanti, sia perché moltissimi iniziano con il vaping per smettere di fumare. E' sembrata a tutti una mossa controproducente per la salute pubblica.
Cosa è successo a quel punto?
Tanti imprenditori hanno chiuso, temendo che i costi di gestione diventassero troppo elevati. Chi ha stretto i denti, oggi, ha vinto: i consumatori non calano e il mercato è stabile. Inoltre i liquidi non sono più acquistabili online ma sono tramite rivenditori autorizzati: questo ci aiuta ad essere ancora più solidi.
Di che volume di affari parliamo?
In Italia non meno di 600 milioni l'anno. In tutta Europa di quasi 7 miliardi. E la cifra crescerà, nei prossimi anni: le campagne antifumo sono efficaci, le persone si preoccupano della propria salute e cercano di smettere in modo non traumatico. E la sigaretta elettronica in questo è davvero uno strumento eccezionale.
Quanti dei suoi clienti sono ex fumatori?
Moltissimi! Tanti pensano di non voler davvero smettere, ma contano di ridurre le sigarette fumate al giorno sostituendole con l'elettronica. In realtà dopo poche settimane la maggior parte trova più soddisfacente il vaping, anche grazie ad una gamma di liquidi sempre più variegata e di alta qualità. Subito sotto ci sono le persone che vogliono sperimentare, ma non cominciare a fumare. In ogni caso, sono individui che, per un motivo o per l'altro, non acquistano tabacchi tradizionali.
E i minori?
Molti vorrebbero sperimentare per gioco, per sentirsi parte del proprio gruppo di amici -specie quelli più grandi-. Ma la legge è chiara e io sono sempre stato un sostenitore di regole ferree: non lavoro con chi fa concessioni sottobanco e vende liquidi e sigarette elettroniche a chi non ha almeno 18 anni. La trovo una scelta davvero insensata, e che danneggia l'immagine di tutta la categoria.