"La situazione è in costante aggiornamento e le cose possono cambiare di ora in ora: in linea generale le visite sono permesse, seppur organizzate con la massima attenzione possibile, per cercare di mediare in modo efficace tra il bisogno di mantenere i contatti sociali tra gli ospiti e gli affetti al di fuori, e la necessità di impedire lo sviluppo di focolai veri e propri".
A parlare è l'assessore e vicesindaco del Comune di Cuneo Patrizia Manassero, che descrive la situazione attuale - cangiante a dir poco - delle strutture di accoglienza per anziani sul territorio. Una sensazione di precarietà e apprensione, insomma, che non può non far pensare a una nuova chiusura totale alle visite come la più probabile delle eventualità.
Negli ultimi giorni alcuni casi di positività tra il personale o tra gli ospiti delle diverse realtà hanno portato allo stop - quanto meno momentaneo - delle visite; le ultime due strutture in ordine temporale a essere state coinvolte sono state quella del Mater Amabilis (che ha, appunto, momentaneamente sospeso i contatti con l'esterno) e quella di Casa Famiglia.
Quest'ultima ha dovuto interrompere - almeno sino a lunedì prossimo - l'attività di visita prima realizzata con tutte le dovute precauzioni sanitarie poiché un ospite autosufficiente ha riscontrato sintomi compatibili con una possibile positività al Coronavirus: l'uomo aveva una camera singola e non realizzava contatti con gli altri ospiti da quarantotto ore.
"La decisione sulle singole strutture spetta al direttore sanitario - conclude Manassero - , che ha sempre come obiettivo principale la sicurezza di ospiti e personale sanitario".