E' stato presentato questa mattina, giovedì 2 settembre, all'ospedale Regina Montis Regalis di Mondovì il nuovo progetto "Fast Track Cardio-Nefro-Metabolico" dell'Asl CN1, un nuovo sistema ambulatoriale di presa in carico dei pazienti con patologie nefrologiche, cardiache e metaboliche che vede la stretta collaborazione e sinergia degli specialisti dei diversi settori.
L'ambulatorio dovrebbe partire dal 1° di ottobre e sarà dedicato ai pazienti diabetici, con alto rischio cardio vascolare e non solo.
L’ambulatorio prevede la collaborazione di specialisti che fanno riferimento a due dipartimenti dell’Asl, quello Medico Specialistico che fa capo a Maria Roberta Bongioanni e quello Medico Generale e Riabilitativo il cui direttore è Marco Quercio: un esempio di ripresa virtuosa dell’attività ambulatoriale dopo il duro impegno per affrontare l pandemia da Covid 19.
"L'esperienza parte a Mondovì ma potrà essere estesa a tutta l'Asl" - ha spiegato il Dott. Mauro Feola, Direttore SC Cardiologia di Mondovì - "Si tratta di un sistema che consentirà di individuare pazienti ad alto rischio cardio vascolare, valutare e concertare insieme terapia, stabilire per loro una dieta, motivandoli a rispettarla. Inoltre rispetto a prima abbiamo farmaci che riducono la progressione dell'insufficienza renale, ma i pazienti devono essere osservati e accompagnati nel tempo con queste terapie".
Il vantaggio è evidente: il paziente avrà la valutazione di tre specialisti della malattia, che concorderanno insieme una terapia "cucita su misura".
"Al centro del progetto c'è il paziente affetto da diabete di tipo 2" - ha commentato la Dott.ssa Alessandra Ardizzone F.F. Diabetologia Territoriale Asl Cn1 - "L'obiettivo è quello di individuare i pazienti a maggior rischio e intervenire prontamente. Con i nuovi farmaci che abbiamo a disposizione potranno essere proposte terapie innovative che però richiedono attenzione e cura, quindi la collaborazione dei tre specialisti nell'individuazione di una terapia unica e chiara per i pazienti è fondamentale".
"Un bel progetto che ho condiviso da subito" - ha aggiunto la Dott.ssa Marita Marengo Direttore SC Nefrologia e Dialisi - "La diagnosi precoce e la collaborazione degli specialisti per la creazione di una terapia ottimizzata è la chiave per bloccare anche l'evoluzione della malattia ed evitare di giungere alla fase terminale con i trattamenti dialitici".
"Un ambulatorio nato dalla sensibilità particolare dei medici" - ha spiegato il Dott. Giuseppe Guerra, Direttore Generale dell'Asl Cn1 - "Mi auguro che sia esteso il più possibile anche all'ospedale Area Nord. Il paziente viene preso in carico da un team a "sei mani". In un momento come questo, in cui il covid ha slatentizzato molti casi di diabete e problemi ad esso collegati, è chiaro che questo progetto è un valido elemento anche di intercettazione e prevenzione".











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