Il Randori, introdotto dal maestro fondatore Jigorō Kanō, è il carattere distintivo del judo. Consente di praticare le tecniche, in una simulazione di combattimento reale, con la massima efficacia ma senza ferire il compagno o dover frenare il colpo. Nel Judo tradizionale il Randori viene praticato in conformità al principio del miglior impiego di energie, forza, velocità e precisione. E’ fondamentale per il perfezionamento di tecniche precedentemente studiate e per migliorare spostamento e postura del corpo. Aiuta a perfezionare il controllo su mente e corpo, preparando il judoka a qualunque tipo di situazione.
Tredici gli atleti monregalesi che hanno partecipato al Randori Day presso il dojo dell’Accademia Santena Judo, in via Circonvallazione . Una cinquantina i partecipanti pre-agonisti, affiliati all’Accademia Santena, all’ASD Judo Valle Maira e all’ASD Judo Mondovì, per un’eccezionale giornata di sport, amicizia e condivisione.
Giornata che ha riservato grandi soddisfazioni ai giovani monregalesi Aurora Berutti, Nicolò Ferreri, Arturo Colombo, Nicole Castellino, Ettore Colombo, Raffaele D’Andrea, Leonardo Peluffo, Michele Canale, Lorenzo Canale, Volodymyr Melanychenko, Serse Basso, Emma Rossi e Pietro Blengini, tutti medagliati.
Un plauso a tutti i judoka, preparati con sapienza, costanza e dedizione dal maestro Alessandro Brizio.