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Attualità | 29 marzo 2023, 06:54

Cuneo condanna l’attacco all’ANPI: “Sulla Liberazione, in Italia, non c’è ancora pacificazione”

Lunga e articolata la discussione occorsa nella seconda serata di consiglio comunale, che ha portato però al sostegno unanime del consesso all’ordine del giorno proposto dalle forze di maggioranza

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

Cuneo ha sempre condannato i grandi momenti della Storia che hanno limitato la libertà delle persone e messo a rischio la loro vita, e lo ha fatto in una varietà di maniere e con diversi momenti di celebrazione, ricordo e approfondimento. Con i testimoni diretti che si fanno sempre meno, dobbiamo scegliere se soffermarci solo sulla celebrazione e sul ricordo o se invece mettere a frutto tutto l’impegno possibile nel tramandarne la memoria alle nuove generazioni”.

Parla così la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, commentando l’ordine del giorno – e la conseguente discussione avvenuta nella seconda serata del consiglio comunale di marzo – presentato dai gruppi di maggioranza Partito Demoratico, Cuneo Solidale Democratica, Centro per Cuneo, Crescere Insieme e Gruppo misto di maggioranza.

Il dibattito nato a seguito dell’invio alla sezione cuneese dell’ANPI di una lettera minatoria a firma ‘Cuneo nera’ si è rivelato lungo e articolato, ed è partito - ‘off records’, per così dire – con una commissione dei capigruppo che ha portato alla revisione del testo dell’ordine del giorno stesso, giunto in consiglio in una versione più ‘ampiamente condivisibile’dall’intero consesso. Ughetta Biancotto, referente dell’ANPI, era presente in sala.

Non c’è ancora pacificazione sul periodo storico della Resistenza e che la festa della Librazione non sia ancora percepita unanimamente come momento di libertà da celebrare – ha detto ancora la sindaca - . Serve tempo, confronto, attenzione, e studio della Storia perché quando si parla di guerra, anche oggi, le reazioni sono sempre forti”.

Manassero ha poi sottolineato come l’invito al Presidente Sergio Mattarella – che sarà a Cuneo, Boves e Borgo San Dalmazzo per le celebrazioni del 25 aprile – era stato pensato inizialmente come dedicato agli 80 anni del celebre discorso di Duccio Galimberti (anticipato, poi, per decisione della stessa Presidenza): “Vale comunque nel ricordarci l’importanza di una scelta, quella di molti ragazzi giovani che hanno deciso dove collocarsi in un momento cruciale come quello della Liberazione”.

Carli (PD): "Difendiamo i valori della Costituzione repubblicana"

A presentare l’ordine del giorno la consigliera Claudia Carli (PD): “Abbiamo appreso con preoccupazione la notizia dell’invio della lettera, martedì 14 marzo. Un testo vergognoso pieno di parole deliranti molto gravi, un gesto inqualificabile rivolto a un’associazione che nella nostra provincia e città ha un peso del tutto particolare. Un atto intimidatorio che vogliamo con forza condannare per difendere i valori-pilastro della nostra Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza”.

L’ordine del giorno è stato votato favorevolmente da 32 membri del consiglio su 32, l’unanimità assoluta. Con interventi di sostegno profusi sia dai banchi ‘della sinistra’ che ‘della destra’.

Capisco che questa possa sembrare una reazione spropositata davanti a un gesto singolo ma la verità è che in tutto il Paese gesti di una certa violenza si stanno ripetendo da qualche tempo – ha sottolineato Ugo Sturlese - . Riscrivere la storia è un metodo che la destra persegue con metodo scientifico e risultati, purtroppo, concreti, e in particolar modo per evitare la risoluzione di problemi seri, concreti e complessi”.

Non credo che la massa di elettori di destra sia di ‘fede fascista’, anzi ho sempre pensato che basare una campagna elettorale su questo concetto sia e fosse un errore – ha proseguito il decano di Cuneo per i Beni Comuni - . Ma è indubbio che alcuni elettori siano indubbiamente nostalgici del regime, e alcuni esponenti del governo sembrino rivolgervisi nel tentativo di trattenere i loro voti”.

Anche Beppe Lauria ha sostenuto l’ordine del giorno, sottolineando di aver già corrisposto all’ANPI la sua vicinanza per ciò che è successo, ma ha indicato la discussione come incentrata sul gesto “di un cretino, un fatto che non fa bene e non serve alla destra, semmai alla sinistra”.

Lauria ha ricordato alcuni momenti della propria lunga esperienza politica in cui è stato fatto oggetto di attacchi a suo dire non dissimili da quello rivolto all’ANPI, senza aver mai visto una solidarietà del genere: “Ci sono valori non negoziabili e la libertà è uno di questi – ha aggiunto - , ma non è una parola che serve alla bisogna. Il cretino che ha fatto una cosa da cretino ed è da condannare, quindi voterà a favore: mi piacerebbe sapere che, in altre occasioni, verrà fatto lo stesso perché questo, in passato, non è mai avvenuto”.

L’evento del 14 marzo potrebbe essere interpretato come ‘solenne imbecillità’, e posso essere d’accordo, ma a preoccupare è l’utilizzo di parole specifiche e che indicano con chiarezza e senza ombra di dubbio che nel nostro Paese si sta diffondendo un modo di fare che, da una parte, minimizza ciò che è stato e dall’altra sorvola su atti di matrice minatoria e violenta” ha commentato Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale Democratica).

Cuneo ha pagato un enorme tributo di sangue per essere stata in prima linea nella lotta a difesa della democrazia e riteniamo non sia sufficiente la condanna generica di un’azione minatoria e scellerata – ha aggiunto D’Ulisse - . Crediamo sia necessario denunciare e contrastare con forza atti dal sapore antidemocratico e ripetere senza remore che siamo sostenitori della democrazia, della solidarietà e dei valori della Resistenza”.

Giancarlo Boselli (Indipendenti) ha posto l’attenzione sulla necessità di far conoscere meglio la figura, importantissima, di Duccio Galimberti: “Le vicende tragiche che hanno sconvolto l’Europa e il nostro Paese dobbiamo ricordarle sempre e analizzarle continuamente per comprenderle a fondo. Sono questioni e argomenti su cui una serata di discussione non può bastare a darne una lettura definitiva; questo paese è ancora diviso, ci vogliono e ci vorranno generazioni queste differenze, ma plaudo al lavoro di condivisione che maggioranza e minoranza hanno perpetrato sul testo dell’ordine del giorno”.

Anche Massimo Garnero (FdI) ha espresso solidarietà rispetto all’ANPI a seguito di quanto successo, e ha ricordato di averlo fatto anche nei confronti della CGIL, alcuni anni fa, a seguito degli attacchi di Roma. “Chi viene attaccato e minacciato deve essere difeso, e chi ha scritto la lettera anonima è un vigliacco senza nemmeno il coraggio delle proprie idee. Ma non si dimentichi che anche l’Europa ha equiparato ufficialmente le vittime di tutte le dittature, di qualunque colore”.

Simone Giraudi

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