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Curiosità | 16 maggio 2023, 17:04

A Torre San Giorgio le ricette 'di una volta', raccontate da Giancarlo Montaldo

Domani, 17 maggio, il giornalista presenterà il suo libro “Ricettario familiare sulle colline di Langa” narrando i saperi e i sapori di un mondo che non esiste più

Giancarlo Montaldo

Giancarlo Montaldo

Ricordi, immagini, emozioni e suggestioni di un mondo che non esiste più o che, se esiste, lo fa in modo molto sfumato. Questi sono gli “ingredienti” del libro “Ricettario familiare sulle colline di Langa” di Giancarlo Montaldo (Nerosubianco edizioni) che sarà presentato domani sera, mercoledì 17 maggio, alle 20,30 a Torre San Giorgio, nella sala della pinacoteca “Carlo Sismonda” in Casa Bonino (in piazza Cravero).  

L’incontro, organizzato dall’associazione Libertas sezione Cultura, con il patrocinio del Comune di Torre San Giorgio, è il secondo appuntamento nell’ambito della rassegna “La cultura che batte”.

Non si tratta solo di un semplice ricettario, in quanto nel testo vengono narrate la storia e le emozioni del passato, dove stagionalità, provenienza dei prodotti e valore del tempo erano gli elementi essenziali della cucina.

Ogni piatto è accompagnato da una serie di ricordi di vita vissuta, che danno l'idea del contesto sociale e culturale.

La serata sarà allietata dai canti popolari della tradizione piemontese.

Giancarlo Montaldo è un giornalista, scrittore e consulente di organizzazione aziendale nel mondo vitivinicolo che da anni opera nel territorio di Langa, Roero e Monferrato.

Le ricette, riportate nel libro, attingono dai vecchi appunti della mamma dell’autore scritti all’epoca su un semplice quaderno. Montaldo le ha recuperate attualizzate e, per ciascuna, ha consigliato un vino, ovviamente piemontese.

Sono in totale una settantina di ricette, suddivise tra antipasti, primi, secondi, verdure e frittate, salse sughi e ragù, dolci, sotto vetro, spuntini e merende.

"Ho vissuto la vita di casa e di famiglia fino a quando i tempi del lavoro e della crescita personale mi hanno portato altrove – dice Giancarlo Montaldo - ma sono rimasto profondamente legato a quelle piccole e grandi consuetudini che avevano la cucina e la tavola, come spazi e dimensioni privilegiate".

"Nel ripercorrere un rapporto con il cibo semplice e immediato – conclude Montaldo - emergono con chiarezza i tre caratteri essenziali di quella cucina: il legame stretto con la stagionalità, l'origine territoriale degli ingredienti e un modo di cucinare che attribuiva valore al tempo. Forse anche per questo appaiono così rassicuranti. Chissà se per andare avanti non dovremo tornare un po' indietro?"

Ingresso libero.

Anna Maria Parola

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