Il termine Randori (in giapponese 乱取り), nelle arti marziali, esprime una sorta di “combattimento libero”, che si distingue dalla formalità e dal rigore dell’esecuzione delle tecniche prestabilite (Kata). Domenica 7 maggio, presso la Palestra Maggiore di Leinì (TO), 600 giovani atleti hanno avuto modo di confrontarsi nel Randori Day, organizzato dal comitato regionale Piemonte della Fijlkam. Filosoficamente, il randori indica una riduzione alla quiete di un sistema caotico. Quindi, ogni judoka, nell’affrontare un’esperienza del genere dovrebbe ricercare l’ippon, liberare il corpo, e renderlo creativo, stemperando le paure connesse all’attribuzione di un punteggio, per arrivare ad una miglior gestione della propria energia.
La giornata era aperta ai Preagonisti, appartenenti alle categorie Bambini A (2017/2018), Bambini B (2015/2016), Fanciulli (2013/2014) e Ragazzi (2011/2012). L’ASD Judo Mondovì, a causa delle defezioni di Berrutti Aurora e Rossi Emma, poteva contare solo su Pietro Blengini (Ragazzi), Ettore Colombo (Bambini B) e Arturo Colombo Arturo (Fanciulli), come sempre accompagnati, supportati e valorizzati, dal maestro Alessandro Brizio. I portacolori monregalesi, grazie a due bronzi ed un argento, hanno dato lustro a questa nuova occasione di crescita nella ricerca della via.