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Solidarietà | 21 giugno 2023, 21:10

La musica è il più potente farmaco non chimico

Scrivi il codice fiscale 96067980043 nella dichiarazione dei redditi: sostieni col 5x1000 il Coro degli Afasici “Enrico Catelli”, A.L.I.Ce. e la lotta all’ictus

La musica è il più potente farmaco non chimico

“Attraverso la musica si ritrova la parola persa a causa della malattia”, è il messaggio importante che Giuseppe Romano, vicepresidente dell’associazione di volontariato A.L.I.Ce. Onlus di Cuneo e neuroradiologo dell’Ospedale Santa Croce, vuole trasmettere con forza, parlando del progetto del Coro degli Afasici, invitando a sostenere l’associazione attraverso la donazione del 5x1000: “Vi chiediamo una mano: in sede di dichiarazione dei redditi scrivete il nostro codice fiscale 96067980043. Un piccolo grande gesto davvero fondamentale per il mondo del volontariato, per ridare voce e vita alle persone colpite da questa terribile patologia”. Continua il medico: “L’afasia è la difficoltà o l’incapacità di comunicare, che colpisce un soggetto su tre dopo l’ictus. L’ictus è infatti la prima causa di disabilità e terza di morte del nostro territorio, con dati purtroppo in aumento. L’afasia è certamente una delle invalidità più importanti, che tuttavia può essere recuperata grazie alla logopedia e grazie alla musicoterapia: essa agisce sul ricordo e sulla riabilitazione del ritmo interiore che porta a una nuova articolazione dei suoni (al canto), e attraverso questa a una ripresa della capacità di comunicazione. Attraverso la musica si ritrova la parola, perché si è osservato che la musica è in grado di attivare tutto il cervello, e non solo le poche aree deputate al linguaggio - che spesso vengono danneggiate dall’ictus -. Grazie a questa azione ‘empatica’ e totalizzante della musica sul Sistema nervoso, si vanno a generare nuovi collegamenti neuronali che sostituiscono quelli andati persi a causa della malattia. Così si possono ‘costruire’, con fatica, giorno dopo giorno, nuove possibili aree con funzione linguistica e fonatoria. È il prodigio della musica, un vero strumento di cura”.

 

Il Coro degli Afasici negli anni ha sviluppato sempre più iniziative, consensi e risultati. Racconta Giuseppe Beccaria, volontario fossanese di A.L.I.Ce. Cuneo: “Il progetto del Coro degli Afasici (oggi intitolato alla memoria di Enrico Catelli, scomparso per Covid) si svolge nel teatro dei Battuti Bianchi concesso dalla Fondazione Crf, che ringraziamo; i soggetti arrivano da tutto il territorio della Granda. La partecipazione è assolutamente libera - contatti per informazioni: 333 745 8606 - cuneo@aliceitalia.org. Il ‘reclutamento attivo’ avviene anche grazie al lavoro in rete svolto con assistenti sociali, terzo settore, medici, Asl e professionisti sanitari. L’attività si svolge due volte a settimana: un giorno si fa attività di riabilitazione musicoterapica a piccoli gruppi, un altro giorno si esegue l’attività coreutica tutti insieme. Diciamo che il Coro è il punto di arrivo della riabilitazione stessa, nucleo di forte empatia oltreché di terapia. Il Coro ha avuto modo di esibirsi in tanta parte del Piemonte, ma anche d’Italia: Torino, Cuneo, Fossano, Savigliano, Genova, Alba, Piacenza… i docenti che lo seguono sono Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa, musicoterapisti torinesi di grande esperienza.  I concerti sono momenti di notevole importanza perché in grado di veicolare messaggi di speranza concreta e di vita”.

Il Coro è reduce dal concerto di fine maggio all’Auditorium ‘Varco’ di Cuneo, che ha per così dire, chiuso la stagione con successo e partecipazione: “L’attività riprenderà a settembre – prosegue Beccaria –, per un nuovo ciclo di percorsi riabilitativi e di concerti. Abbiamo inoltre in cantiere iniziative di sensibilizzazione sull’ictus in vista del prossimo anno, quando A.L.I.Ce. compirà vent’anni: stiamo pianificando le attività e le azioni per celebrare al meglio quest’importante traguardo. Il Coro degli Afasici esiste grazie al sostegno di tante realtà, enti e Istituzioni che ringraziamo sentitamente. Grazie a tutti i Comuni, ai coristi, e ai loro familiari che trovano nell’attività anche un modo per stare insieme, come un gruppo di aiuto reciproco. Non da ultimo grazie ai tanti volontari impegnati nelle attività: Marianna Micheletto, Beppe, Pino, Maria Grazia, Anna, solo per citarne alcuni”.

L’associazione di volontariato A.L.I.Ce. Cuneo Odv, acronimo di Associazione per la lotta all’ictus cerebrale, è nata nel 2004 per volontà di Giuseppe Bonatto, oggi presidente emerito, medico borgarino colpito da ictus nel pieno dei suoi anni. È diffusa su tutto il territorio della Granda. “Rinnovo l’invito anche da parte mia – conclude Beccaria – a sostenerci attraverso il 5x1000, scrivete il nostro codice fiscale: 96067980043 o comunicatelo al vostro commercialista. Sarà un modo per continuare a dare voce ai malati di ictus e alle loro famiglie, insieme, non mollando mai. Grazie”.

 

Segui A.L.I.Ce. Cuneo Odv: https://www.instagram.com/alicecuneoodv/ 

Ascolta il Coro e il racconto dei volontari:  https://www.youtube.com/watch?v=3zzV2CWxelk&t=133s

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c.s.

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