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Sanità | 04 ottobre 2023, 12:36

A gennaio 2024 la Conferenza dei servizi per il nuovo ospedale di Cuneo. Icardi: "C'è piena sostenibilità economica" [VIDEO]

Cronoprogramma aggiornato dopo il tavolo odierno in Prefettura. L'assessore Icardi: "Non si discute la collocazione al Carle. Il tempo speso in progettazione rende al cubo durante la realizzazione". Fine lavori nel giugno 2029?

A gennaio 2024 la Conferenza dei servizi per il nuovo ospedale di Cuneo. Icardi: "C'è piena sostenibilità economica" [VIDEO]

A gennaio 2024 la conferenza preliminare dei servizi che lavorerà tutto febbraio. Il parere a inizio marzo con la dichiarazione di pubblica utilità e quindi la partenza delle procedure di appalto”. È questo il cronoprogramma aggiornato per la realizzazione del nuovo ospedale di Cuneo.

È stato presentato dal commissario Livio Tranchida questa mattina, mercoledì 4 ottobre, alla stampa dopo un incontro a porte chiuse della Cabina di regia in Prefettura.

A illustrare le novità il presidente della Regione Alberto Cirio con l'assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi. Erano presenti anche la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, il presidente della conferenza dei sindaci Asl Cn1 e sindaco di Busca Marco Gallo, il consigliere provinciale e sindaco di Dronero Mauro Astesano, il prefetto Fabrizia Triolo, la presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Silvia Merlo, il direttore amministrativo del S.Croce e Carle di Cuneo Giorgio Rinaldi, i direttori di Asl Cn1 e Cn 2 Giuseppe Guerra e Massimo Veglio.

Ci eravamo trovati nella sala Falco della Provincia a febbraio. Allora ci misi la faccia e la rimetto oggi – ha esordito Cirio esponendo il nuovo cronoprogramma -. Entro 15 novembre il proponente (partenariato pubblico-privato, ndr) consegnerà il progetto aggiornato rispetto alle prescrizioni presentate in questi mesi che sono state diverse. Questo porterà alla conferenza dei servizi nel gennaio 2024. Uno slittamento di un paio di mesi motivato da tanti fattori, tra i quali anche il rincaro prezzi e materie prime”.

Con quali soldi? “I soldi della Regione (ex articolo 20, ndr) sono 750 milioni per tutto il Piemonte – continua Cirio -. La quota su Cuneo è di circa 150 milioni, quindi superiore al 20%. Soldi che sono già impegnati da una delibera di giunta regionale”. E conclude: “Dopo tanti anni di immobilismo, oggi, grazie ai fondi PNRR, si possono fare ospedali nuovi”.

Un progetto che ha piena sostenibilità economica – ci tiene a precisare l'assessore Icardi -. Noi pagheremo le rate per la costruzione dell'ospedale, a partire dalla consegna dell'ospedale così come è stato fatto a Biella, Asti e in ultimo Verduno. Integreremo nel riparto del fondo sanitario regionale la quota necessaria affinchè l'azienda possa pagare la rata".

Ancora Icardi:“Sottolineo anche che il tempo speso in progettazione rende al cubo durante la realizzazione. Parliamo dell' ospedale di riferimento per tutta la provincia. Sarà una struttura moderna, riscaldata e raffrescata, non sarà di certo il colabrodo energetico che è oggi”.

Non si discute la collocazione al Carle: “L'assemblea dei sindaci si è espressa all'unanimità con un solo astenuto – conclude Icardi -. Il territorio ha deciso e non si modifica la scelta. È prevista, nella fase progettuale, una convivenza tra le attività del Carle che non avranno riduzioni e gradatamente verrà integrato nella nuova struttura”.

A chiudere gli interventi proprio la sindaca Patrizia Manassero: “Come rappresentante del territorio abbiamo chiesto tre cose. Anzitutto una richiesta corale di tenere alta l'attenzione sull'ospedale attuale per qualità e quantità di prestazioni sanitarie oggi. Poi una trasparenza sulla procedura garantita dal prossimo incontro in Comune e Provincia. E infine l'esistenza di un piano B nel caso l'esito del partenariato pubblico-privato non sia positivo e quindi il ritorno ai fondi Inail”.

Massima cautela sulla data di inizio e, ancora di più, per quella di fine lavori. Nessuno si è sbilanciato, ma rimanendo al cronoprogramma fornito a febbraio 2023, Cuneo potrebbe avere il nuovo ospedale per giugno 2029.

Cristina Mazzariello

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