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Schegge di Luce | 08 dicembre 2023, 10:53

"Schegge di luce": pensieri sui Vangeli festivi di don Antonio Dellagiulia

Commento al Vangelo dell’8 dicembre, Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Santuario della Madonna dei Fiori, a Bra

Santuario della Madonna dei Fiori, a Bra

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». 

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». 

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». 

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei (Lc 1,26-38). 

Oggi, 8 dicembre la Chiesa invita alla solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (Anno B, colore liturgico bianco)

A commentare il Vangelo della Santa Messa è don Antonio Dellagiulia, decano della Facoltà di Scienze dell’Educazione e professore di psicologia dello sviluppo, presso l’Università Pontificia, a Roma

Amore, vita, valori, spiritualità sono racchiusi nella sua riflessione per “Schegge di luce, pensieri sui Vangeli festivi”, una rubrica che vuole essere una tenera carezza per tutte le anime in questa valle di esilio. Pensieri e parole per accendere le ragioni della speranza che è in noi. 

 

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Ecco il commento. 

Le diverse feste di Maria che celebriamo durante l’anno ci sottolineano aspetti differenti della grandezza della sua figura. L’Immacolata Concezione, la sua maternità, il suo essere Madre di Dio, l’Annunciazione dell’angelo, il suo essere a piedi della Croce del Figlio come Vergine Addolorata e l’Assunzione in Cielo, ogni ricordo ci invita a conoscere sempre meglio Maria, a invocarla come nostra Madre ed a imitarla. 

La solennità odierna ci fa riflettere sul fatto che «Dio ha scelto gratuitamente Maria da tutta l'eternità, perché fosse la Madre di suo Figlio: per compiere tale missione, è stata concepita immacolata. Questo significa che, per la grazia di Dio e in previsione dei meriti di Gesù Cristo, Maria è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento» (Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, 96). Maria è totalmente libera dal peccato per un “sì” totale a Dio. 

Del Vangelo proclamato oggi sottolineiamo tre aspetti: l’Angelo dice a Maria «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». Si tratta di un invito alla gioia, per il fatto che Maria sperimenta la vicinanza di Dio. Anche noi, se combattiamo il male possiamo sentire Dio al nostro fianco, che ci illumina, ci guida e ci dona la forza del suo Spirito. Vivere in pienezza il Vangelo, accogliere quanto la Parola di Dio ci chiede non è semplice, ma è fonte di gioia. 

Un secondo aspetto ci può essere d’aiuto: la chiamata di Dio raggiunge Maria nella sua quotidianità, nella casa di Nazareth. Anche noi siamo chiamati ad amare (con l’esempio della disponibilità totale di Maria) il prossimo nel nostro oggi, nella quotidianità della vita familiare, di lavoro, di studio. 

Infine, Maria quando ha detto il suo «Sì» con disponibilità totale, non aveva ancora chiaro tutto il cammino che l’attendeva. Ella è stata disponibile anche se non comprendeva ancora in pienezza quanto le veniva chiesto. Giorno dopo giorno, in tanti «Sì», detti quotidianamente, fino al «Sì» più doloroso, sotto la croce del Figlio, la Madonna renderà concreta quella disponibilità totale data all’angelo. 

Maria insegnaci a capire che seguire tuo Figlio ci dona la gioia piena del cuore, aiutaci a capire che ogni giorno siamo chiamati ad amare il prossimo con il cuore di Gesù, anche quando ci costa. Non siamo soli, Tu ci sei di esempio e sostegno. 

Silvia Gullino

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