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Cronaca | 06 settembre 2024, 17:10

Rubavano nelle case delle province di Savona, Cuneo e Torino: i carabinieri smascherano sodalizio criminale

Denunciati due uomini e una donna: studiavano nel dettaglio vittime e territorio, poi agivano con mezzi con targhe contraffatte. Gli episodi si erano verificati in diversi Comuni con bottino da diverse migliaia di euro

Rubavano nelle case delle province di Savona, Cuneo e Torino: i carabinieri smascherano sodalizio criminale

E' stato necessario coinvolgere vari reparti dell’Arma dei Carabinieri per portare a termine una lunga e complessa attività d'indagine che ha portato a individuare una banda composta da tre persone ritenute responsabili di vari furti in diversi comuni della Val Bormida, a partire dalla primavera del 2023.

Per risalire agli autori di questi episodi, verificatisi in particolare tra Altare e Pallare, sono stati necessari gli sforzi congiunti dei Carabinieri di Altare, Carcare e Millesimo, che, collaborando sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno condotto un’articolata attività investigativa nata a seguito di uno specifico episodio frutto, come spesso accade, dell’intenso e quotidiano monitoraggio del territorio da parte dell’Arma.

Era l’agosto del 2023 quando, a Mallare, una pattuglia della stazione di Altare era riuscita a intercettare uno scooter i cui passeggeri erano stati notati in attività di osservazione delle abitazioni e a più riprese segnalati dai cittadini della Val Bormida. Il motociclo di grossa cilindrata, grazie all’analisi dei filmati di diverse telecamere di video sorveglianza e al rilevamento dei transiti attraverso i sistemi di lettura targa, era stato poi messo in relazione a due furti in altrettante case commessi nel giugno precedente in Altare e Pallare.

Nell’episodio in questione, i malfattori avevano provato in tutti i modi ad eludere il controllo dei carabinieri, causando persino un incidente in cui uno dei due complici era rimasto leggermente ferito e l’altro era riuscito a fuggire a piedi. In quell’occasione, a bordo del mezzo con targa contraffatta, erano stati rinvenuti arnesi da scasso, radio portatili e materiale utile al travisamento, elementi indicativi di un’organizzazione professionale nella commissione di reati predatori.

Le successive indagini hanno permesso d’identificare la donna intestataria del mezzo, che faceva da prestanome per lo scooterone sequestrato, almeno due autovetture di grossa cilindrata usate per commettere furti nel febbraio 2021 in Altare e nel marzo 2023 a Pallare, nonché di ricostruire la struttura criminale della banda, composta da due uomini e una donna residenti in Piemonte e gravati da vari precedenti specifici.

Tre malviventi, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria savonese, sono indagati per quattro furti commessi tra il 2021 ed il 2023 nei comuni di Altare e Pallare, benché il sospetto sia che possano essere responsabili di altri reati della stessa tipologia fra Liguria e Piemonte.

A conferma della natura non occasionale dei reati, dalle indagini è emerso che il sodalizio agiva secondo un preciso disegno criminale, dove nulla era lasciato al caso, a partire dalla scelta temporale, continuando con l’accorta selezione delle abitazioni da depredare, per finire con lo studio meticoloso delle strade secondarie del territorio e di ogni possibile via di fuga in caso d’intervento delle Forze dell’Ordine. Anche l’utilizzo di veicoli con targhe clonate sempre diverse, ma riconducibili a veicoli di stessa marca e modello, erano accortezze ricorrenti messe in atto per intralciare quanto più possibile le indagini.

Complessivamente i furti possono aver fruttato preziosi e denaro per svariate migliaia di euro.

redazione

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