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Sanità | 20 dicembre 2024, 12:01

Influenza stagionale, il Pronto Soccorso di Cuneo pronto a gestire l'atteso aumento degli accessi

Al momento, come spiega il direttore Giuseppe Lauria, il picco non si è presentato né si registrano numeri diversi dall'ordinario. Ma è stato tutto predisposto per questa eventualità, tra percorsi rapidi, reperimento di letti e medicina territoriale

Il dottor Giuseppe Lauria

Il dottor Giuseppe Lauria

Influenza stagionale, cadute sulle piste, incidenti stradali. Il periodo delle Festività spesso, per i Pronto Soccorso, si traduce in sovraffollamento. Per ora, a Cuneo, i numeri sono ancora ordinari, perché l'influenza non è arrivata e sulle piste, stante la mancanza di neve, si scia poco. 

Ma è necessario essere pronti, perché, come il Natale, l'influenza arriva sempre, con il suo immancabile carico di stress sul sistema sanitario. Ed è per questo che la Regione, assieme ad Azienda Zero, come ogni anno, ha predisposto le misure urgenti per fronteggiare eventuali criticità nella gestione di numeri che potrebbero registrare dei picchi di accessi. 

Le misure sono più o meno sempre le stesse, aggiornate sulla base dell'esperienza degli anni precedenti, come spiega il direttore della medicina d'urgenza e del pronto Soccorso del A.O. Santa Croce di Cuneo dottor Giuseppe Lauria

"Siamo pronti, come ogni anno, grazie al grande lavoro della Direzione generale, che ha predisposto un piano che vede la collaborazione e la sinergia di tutte le strutture, dei dipartimenti di area medica, dei servizi... ovviamente deve esserci un'organizzazione corale, perché se si arriva in Pronto Soccorso ma non ci sono i reparti predisposti ad accogliere i pazienti, le sale chirurgiche, i medici e il personale, serve a poco", commenta. 

Ma in cosa consiste il "piano anti sovraffollamento"?

Sono diverse le strategie messe in campo: si va dal potenziamento dei percorsi “fast track” a quello del reperimento e messa a disposizione dei posti letto per i pronto soccorso attingendo dai reparti che riducono l’attività in occasione delle festività;

Si punta alle dimissioni dai reparti nei giorni festivi e a potenziare la medicina territoriale, con i NOC (Nuclei ospedalieri continuità) e gli NDCC (Nuclei distrettuali continuità delle cure) per favorire l’uscita dai pronto soccorso e dai reparti di degenza verso le strutture territoriali.

I tempi di consulenza dovranno rimanere entro i limiti indicati dalla Regione i Distretti dovranno assicurare la copertura quanto più possibile estesa delle postazioni di continuità assistenziale.

Barbara Simonelli

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