Una decisione che, al momento, appare irreversibile. Quest'inverno non aprirà la pista di fondo di Panice Soprana a Limone Piemonte. E non lo farà più. O almeno è quanto ha deciso il suo gestore, il signor Gianni Leonardi. Che ha comunicato su un gruppo Facebook che non riaprirà più, dopo una storia di quasi 50 anni.
Non è stata una decisione facile, anzi, è stata presa a malincuore. Dopo l'alluvione, che aveva portato via due chilometri di pista, Gianni era riuscito a risollevarsi, ma nel frattempo il Tenda non ha più aperto, è stata messa della legna sul tracciato ed è stata aperta la strada verso la Groegia, con conseguente pericolo per i fondisti.
Insomma, si chiude. Dopo una lunga storia, iniziata nel 1978 con Giovanni Astegiano, olimpionico a Sapporo nel '72. Era stato lui ad aprire la pista. Poi la morte in un incidente sul Gelas, due anni dopo, e la decisione del cognato, il signor Leonardi, arrivato dal Trentino, di prenderne la gestione. E di imparare, perché non lo aveva mai fatto, il fondo.
Oltre alla pista, c'era il servizio bar e tavola calda. Da quest'anno sarà tutto chiuso. Difficile pensare che possa subentrare un'altra gestione, anche perché la montagna deve fare i conti con la mancanza di neve, prima di tutto. Per Limone, è un altro pezzo di storia e di offerta turistica che si perde per sempre.








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