Il Cuneo Volley si prepara alla sua prima, attesissima avventura in SuperLega, e lo fa tra mille difficoltà di mercato. Dopo una promozione straordinaria che ha riportato entusiasmo in città e riacceso l’amore per la pallavolo, ora si entra nella fase più delicata: costruire una squadra all’altezza del massimo campionato nazionale, dove nulla è concesso all’improvvisazione.
Il problema principale? La tempistica. La promozione arrivata a stagione inoltrata ha reso il mercato un vero e proprio percorso a ostacoli: i pezzi pregiati sono già accasati e le possibilità di scelta si riducono sensibilmente anche in considerazione del budget societario. In più, ci sono le regole federali che impongono un numero minimo di italiani in campo, dettaglio che condiziona le strategie. Nonostante tutto, la dirigenza cuneese si muove con determinazione, puntando con decisione su un mix di esperienza, qualità e talento straniero.
In città, come accade sempre dopo una promozione e visti i trascorsi di Cuneo nella grande pallavolo, circolano i nomi più disparati: suggestioni, ritorni di fiamma, ipotesi più o meno credibili che infiammano i bar sport e i gruppi social. Ma al momento, di nomi davvero importanti non ce ne sono, o meglio, non ancora concretamente avvicinabili. Restano rumors, nulla più.
Addii e movimenti in entrata
Si registrano le prime partenze importanti: Karli Allik saluterà Cuneo per approdare a Pineto, Marco Volpato ripartirà da Aversa, Felice Sette sembra diretto verso Gioia del Colle e Giulio Pinali è destinato a vestire la maglia di Porto Viro. A questi si aggiunge il grande punto interrogativo legato a Daniele Sottile: il regista non resterà in Piemonte e il suo futuro è ancora incerto, diviso tra un possibile ritiro o un’ultima stagione altrove.
Proprio il ruolo di palleggiatore è ora la priorità assoluta: in cima alla lista ci sono Michele Baranowicz, monregalese ed ex Cisterna, e Santiago Orduna, italo-argentino classe 1983, veterano del nostro campionato attualmente alla Lube Civitanova e secondo del giovane Mattia Boninfante, regista esperto e ancora in grado di guidare una squadra con autorità e visione. Orduna spingerebbe fortemente per vestire la maglia biancoblu, ma Baranowicz potrebbe rappresentare la prima scelta: a giorni la decisione.
In banda, uno dei nomi praticamente certi è quello di Marko Sedláček, schiacciatore croato classe 1996. Reduce da una stagione in SuperLega con Padova, Sedláček conosce benissimo il campionato italiano, avendoci già giocato in passato con Cisterna, Monza e Piacenza. È un giocatore fisico, potente, dotato di ottima elevazione e con una solida esperienza internazionale: ha militato anche in club come il Galatasaray, il Tours e la Mladost Zagabria. È un attaccante affidabile, capace anche in ricezione e dotato di grande temperamento. Al suo fianco, è atteso l’arrivo di un altro posto-4 (straniero, italiano?), il cui nome resta per ora sotto traccia.
Solide conferme e obiettivi al centro
Al centro, la certezza si chiama Lorenzo Codarin: sarà lui il pilastro della nuova linea di muro, affiancato molto probabilmente da un altro centrale straniero, su cui si stanno concentrando le attenzioni del club. Per il ruolo di libero, confermatissimo Domenico Cavaccini, tra i protagonisti assoluti della promozione e vero leader difensivo.
Realismo e pazienza: la lezione di Grottazzolina
L’entusiasmo attorno al Cuneo Volley è esploso, com’è giusto che sia dopo una cavalcata vincente. Ma ora è il momento di tornare con i piedi per terra. La SuperLega è un’altra dimensione, un campionato durissimo dove ogni punto pesa come oro. Per una società neopromossa non è pensabile bruciare le tappe: serviranno pazienza, fiducia e lucidità da parte di tutti. Tifosi, sì, ma anche – e forse soprattutto – dirigenza, sponsor e soci.
A vigilare sull’equilibrio e a tenere a bada i facili entusiasmi ci penserà Gabriele Costamagna, presidente che ha vissuto sulla propria pelle le difficoltà del passato e ne ha fatto tesoro. Lo ha dimostrato proprio nella stagione appena conclusa, nel momento più delicato: era il 29 dicembre 2024, quando dopo la pesante sconfitta sul campo di Cantù, c’era addirittura chi chiedeva la testa dell’allenatore. Costamagna, invece, ha tenuto la barra dritta, ha protetto il gruppo e ha scelto di dare piena fiducia a Matteo Battocchio, che da lì ha saputo rilanciare la squadra fino a portarla alla storica promozione.
Battocchio, confermato in panchina, è un tecnico di altissimo livello, preparato, meticoloso e con una grande capacità di lavorare sui dettagli. Ma per affrontare la SuperLega servirà anche per lui un contesto potenziato, con uno staff tecnico da implementare e condizioni di lavoro ideali. Niente pressioni inutili, solo progettualità e lavoro.
L’esempio da seguire è quello di Grottazzolina, che nella scorsa stagione ha faticato tremendamente nel girone d’andata, salvo poi trovare ritmo e compattezza nel ritorno, conquistando una meritata salvezza in un ambiente sereno. È questa la strada: costruire, sbagliare, imparare e crescere.
Un ultimo appuntamento prima del meritato riposo
La stagione, però, non è ancora finita. Il prossimo 17 maggio alle ore 20:30, al Palasport di San Rocco Castagnaretta, Cuneo giocherà la Supercoppa Italiana di Serie A2 contro la vincente della Coppa Italia (Prata di Pordenone o Brescia, già battuta nella Finale Promozione). Sarà l’occasione per vedere ancora una volta all’opera la squadra che ha fatto sognare un’intera città, ma soprattutto per celebrare ufficialmente la promozione in SuperLega. Al termine della partita è infatti prevista la grande festa promozione, con tutto l’ambiente cuneese pronto a tributare l’omaggio che questa squadra si è ampiamente guadagnata sul campo.