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Attualità | 16 ottobre 2025, 14:33

Firmato a Cuneo il protocollo per il "lavoro buono" nella pubblica amministrazione

A siglarlo Provincia e Fondazione Industriali. Il progetto nasce per facilitare l'inserimento lavorativo di persone fragili nei Comuni della Granda

Da sinistra Michele Pianetta, Luca Robaldo, Giuliana Cirio e Giorgio Musso

Da sinistra Michele Pianetta, Luca Robaldo, Giuliana Cirio e Giorgio Musso

Stamattina, nei locali della Provincia, il presidente dell'ente Luca Robaldo ha firmato il protocollo d'intesa stipulato con la Fondazione Industriali di Cuneo, presieduta da Giuliana Cirio, direttrice di Confindustria. 

I due soggetti, pubblico e provato, hanno sviluppato un progetto che consentirà l'inserimento dei lavoratori fragili - immigrati, carcerati o persone con disabilità -  all'interno del tessuto della Pubblica amministrazione della provincia di Cuneo.

Da oggi pomeriggio i Comuni interessati a far parte della rete potranno registrarsi e candidarsi. 

Con la firma di stamattina, alla presenza dei sindaci delle Sette sorelle, con Busca e Borgo San Dalmazzo, si apre un nuovo capitolo nelle politiche del lavoro e dell’inclusione sociale sul territorio, segnando l'avvio di un percorso condiviso che coinvolge i consorzi socio-assistenziali, i Comuni e il mondo delle imprese.

Il progetto è stato redatto dal dottor Giorgio Musso, segretario generale della Provincia e punta a restituire alla Provincia il ruolo di ente di coordinamento di area vasta, interlocutore e centro di servizi per i Comuni.

"Ringrazio la Fondazione Industriali – ha sottolineato Robaldo – per averci spronato e per aver creduto in un progetto che parla di lavoro, di dignità e di collaborazione tra pubblico e privato. È un momento importante per il nostro territorio".

Moderato da Michele Pianetta, l’incontro ha visto anche l’intervento di Giuliana Cirio, che ha rimarcato la concretezza dell’iniziativa: "Possiamo fare qualcosa di reale per le persone con fragilità e per i Comuni che hanno bisogno di forza lavoro. La Provincia si conferma ente coordinatore, credendo nel valore del lavoro come leva di inclusione".

Poi ha raccontato cos'è la Fondazione Industriali, realtà del Terzo Settore che riunisce una trentina di imprenditori del territorio, e spiegato la filosofia alla base del progetto: "Il lavoro è un principio etico. Oggi le imprese soffrono una carenza di figure professionali, mentre molte persone – detenuti, migranti, disabili o soggetti fragili – restano escluse dal mondo produttivo. Vogliamo colmare questo divario, creando un ponte tra chi cerca e chi offre lavoro".

Il sistema prevede la creazione di un database condiviso: da un lato le aziende inseriranno i posti disponibili, dall’altro gli enti intermediari (consorzi, servizi sociali, centri per l’impiego) potranno indicare i lavoratori potenzialmente idonei. Un vero e proprio “matching” tra domanda e offerta, accompagnato da percorsi di formazione e inserimento personalizzati.

Il progetto, che non si sostituisce ad altri strumenti già esistenti ma li integra, prevede una fase sperimentale con l’attivazione di otto tirocini nella prima metà del prossimo anno, in ambito amministrativo e tecnico-manutentivo. I tirocini dureranno sei mesi e saranno seguiti da un percorso di valutazione e, auspicabilmente, di stabilizzazione.

"Vogliamo aiutare le persone con dignità – ha commentato il consigliere provinciale Sannazzaro – offrendo opportunità vere di reinserimento lavorativo".

La Provincia, attraverso il dottor Musso, lancerà nel pomeriggio una call rivolta a tutti i Comuni della Granda per aderire al protocollo. 

"È un’occasione di crescita per la pubblica amministrazione – ha spiegato Musso – e anche una sfida, perché si tratta di un’iniziativa innovativa che prova a superare alcuni vincoli tradizionali nelle assunzioni. Il nostro obiettivo è offrire ai Comuni strumenti concreti: la Provincia è e resta la casa dei Comuni".

Monitoraggio, metodo manageriale e attenzione alla misurazione dei risultati saranno i capisaldi del progetto, che segna un passo avanti nella costruzione di una strategia d’area vasta per l’inclusione e il lavoro.
 

Barbara Simonelli

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