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Attualità | 16 ottobre 2025, 18:20

Il Comune di Demonte si riprende parte di Palazzo Borelli e la sua storia

Dopo decenni di proprietà bancaria, l’Amministrazione Bernardi conclude l’accordo con Intesa San Paolo. I nuovi spazi ospiteranno l’ampliamento dello “Spazio Lalla Romano”, cuore culturale della valle Stura

Il Comune di Demonte si riprende parte di Palazzo Borelli e la sua storia

Demonte via via si riappropria della sua storia. Dopo essere stata ceduta e diventata sede per gli istituti bancari, che nel tempo si sono susseguiti, ora una parte di Palazzo Borelli tornerà al Comune.

Stiamo concludendo l'acquisto con Intesa San Paolo - spiega il sindaco Adriano Bernardi -, a breve lo formalizzeremo. La porzione era stata ceduta a suo tempo alla Cassa di Risparmio, ma da allora per tutte le Amministrazioni che si sono succedute la speranza era di riuscire a riappropriarsi almeno di una parte”.

Una struttura risalente al 1600 acquistata nel primo ventennio del 1800 dal conte Giacinto Borelli (da cui prende il nome), che nel 1954 lo lasciò in eredità al Comune di Demonte insieme a tutte le sue altre proprietà. Dopo diversi decenni destinata a Convitto Civico, la parte sud- est del palazzo è stata restaurata dal Comune e attualmente ospita al primo piano lo "Spazio Lalla Romano" e al secondo il " Centro Culturale Polivalente". Negli anni Novanta l'ala ovest venne venduta ad un istituto di credito, di cui una porzione presto tornerà al Comune.

L'idea dell'Amministrazione Bernardi è quella di utilizzare i locali per valorizzare e ampliare lo “Spazio Lalla Romano” con i nuovi beni messi a disposizione dei familiari. “Con la parte del terzo piano che acquisteremo - aggiunge il sindaco illustrando il progetto - arricchiremo l'allestimento per migliorarne la fruibilità, mirando a renderlo un centro sempre più attrattivo, turistico e meta di visite guidate, oltre ad adibirlo per ospitare altre mostre e conferenze”.

Lo “Spazio Lalla Romano” è stato aperto nei locali di Palazzo Borelli alla fine del 2008 ed ospita una mostra permanente e la biblioteca civica di Demonte intitolata all'artista.

Lo spazio occupa anche il secondo piano e alcuni locali limitrofi, con dipinti e disegni dell'artista, una ricostruzione fotografica della sua libreria milanese di via Brera, dove si è spenta, le copertine delle sue opere letterarie e la mostra fotografica di Alessandro Vicario "Paesaggi d'assenza". 

Ci vorranno ancora alcuni mesi prima di poter vedere i nuovi spazi allestiti. Il sindaco stima: “Con l'apertura delle visite estive della prossima stagione del 2026 dovrebbe tornare visitabile nella sua interezza. Era un impegno che ci eravamo presi come Amministrazioni ed ora è sicuramente una grande soddisfazione poter restituire a un bene storico e iconico di Demonte, come Palazzo Borelli, la sua vera natura. Con la parte più bella, quella del piano nobile, significa riportarlo alla sua storia, uno sforzo che gioverà all'immagine e al patrimonio culturale del paese”.

Sara Aschero

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