Paura e apprensione per le popolazioni dei Caraibi piegate dalla furia dell'uragano Melissa, che al suo passaggio ieri ha lasciato distruzione e morti. A darne conto anche il missionario camilliano, borgarino, padre Massimo Miraglio, che da vent’anni vive ad Haiti.
“L'uragano Melissa sta lasciando le nostre coste, dietro di sé una scia di morte, sofferenze e devastazioni soprattutto in Giamaica e a Cuba – fa sapere ieri agli amici italiani -. Con domani, giovedì, la situazione meteo da noi dovrebbe ritornare "normale"”.
Dalle ultime informazioni l’uragano Melissa ha travolto i Caraibi dopo aver colpito Cuba, isolando centinaia di comunità e causando numerosi dispersi e almeno 34 morti in Giamaica, Cuba e Haiti. La tempesta, ora di categoria 1, ha investito le Bahamas, dove sono state evacuate 1.500 persone, e si dirige verso le Turks e Caicos e le Bermuda. Secondo alcune agenzie meteorologiche americane si tratterebbe del terzo uragano più intenso mai registrato nella regione e il più lento, con effetti devastanti su ampie aree.
Miraglio impegnato come parroco della comunità di Pourcine-Pic Makaya, nella parte più impervia del Paese, è tra le persone rimaste bloccate nella cittadina di Jérémie dalle pessime condizioni meteo.
Ieri il suo ultimo aggiornamento riferiva: “In Haiti diversi i morti, i feriti e enormi i danni alle fragili infrastrutture, all'agricoltura...Al momento non si può neppure fare un bilancio approssimativo, si vedrà con il passare dei giorni.
A Jérémie è andata molto meglio del previsto.
Da domenica non ho contatti con la Parrocchia.
Sicuramente in montagna la situazione è molto più difficile! Spero con il miglioramento del tempo di avere presto loro notizie e appena possibile (le strade per il momento sono impraticabili) di salire a Pourcine-Pic Makaya.
Grazie mille a tutti voi, cari Amici – conclude -, che ci avete accompagnato con la vostra amicizia e preghiera”.
Di seguito alcune immagini dell'attesa del passaggio dell'uragano

















