Non ci sarà quest'anno il passaggio del treno storico in Alta Valle Tanaro.
Da alcune settimane sul sito di Fondazione FS non compariva - e non è presente tutt'ora - alcun viaggio nel mese di dicembre per questa tratta.
A segnalarlo era stato anche il sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris, che aveva evidenziato la mancanza dell'accordo di programma per i lavori utili alla riapertura al servizio passeggeri della tratta Ceva-Ormea tra Regione Piemonte e il gruppo italo-spagnolo Longitude Holding, lungo i 35 chilometri della ferrovia per un valore stimati di oltre 32 milioni di euro e di cui si parlerà a gennaio (leggi qui).
Il secondo motivo riguarda invece i costi: l’organizzazione dei treni storici, infatti, richiede un esborso elevato, circa 25 mila euro per ogni viaggio. In passato questa spesa era stata coperta in parte dalla Regione Piemonte, da alcune Fondazioni e, tra il 2023 e il 2025, anche dalle Azioni 5.1 e 2.3 del progetto PNRR “Borghi e castelli lungo la ferrovia del Tanaro”, inserito nella Missione 1, Componente 3, Misura 2 – Rigenerazione dei piccoli siti culturali.
L’iniziativa, finanziata dall’Unione Europea attraverso il programma “NextGenerationEU”, puntava a valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico utilizzando la linea ferroviaria turistica Ceva–Ormea come elemento identitario e attrattivo per i territori coinvolti. Un modo per dare nuova vita alla linea, costruita tra il 1889 e il 1893 con l'intento originale di fungere da collegamento tra il Piemonte e la Liguria (fino a Oneglia o Albenga), progetto che non fu mai completato.
A causa della scarsa frequentazione e della mancanza di investimenti nel trasporto pubblico locale, la Regione Piemonte decise di sospendere il servizio ferroviario ordinario a partire dal 17 giugno 2012, sostituendolo con autobus.
Dopo alcuni anni di inattività, la linea è stata recuperata grazie al progetto “Binari senza tempo” di Fondazione FS Italiane con la collaborazione della Regione Piemonte e ufficialmente riaperta al solo traffico turistico a partire dal 2016 con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico, offrendo viaggi su treni d'epoca a vapore in occasioni speciali e con un calendario dedicato di eventi, come il “Treno Storico di Natale” o “Bon! Cultura e Tradizioni in Alto Tanaro”.
Quest'anno, però, non vi erano "sponsor istituzionali, ne finanziamenti terzi che possono coprire almeno in parte le spese del treno" - aveva spiegato il sindaco di Ormea, Giorgio Ferraris.
Il tema è arrivato poi sui banchi del consiglio regionale del Piemonte attraverso un'interrogazione della consigliera Giulia Marro (AVS) che è stata discussa nel question time del 25 novembre.
"La risposta fornita dalla Regione Piemonte - spiega Marro - conferma la disponibilità dell’assessorato a sostenere la continuità dell’iniziativa, attiva in forma stabile dal 2016 e divenuta negli anni un punto di riferimento per la promozione turistica dell’Alta Valle Tanaro. L’assessore al Turismo Paolo Bongioanni ha comunicato che RFI sta ultimando l’analisi degli interventi necessari alla riattivazione della linea nell’ambito del trasporto pubblico locale (prevista per il 2028), e che la Regione è disponibile «a fare la sua parte qualora il Comune vorrà proseguire con il passaggio del treno storico».
La Regione ha confermato l’obiettivo del ripristino della linea per il trasporto pubblico ordinario entro il 2028, ma non è stato ancora fornito un cronoprogramma dettagliato dei lavori, elemento considerato essenziale per una programmazione trasparente e condivisa".
Sul punto Giorgio Ferraris, sindaco di Ormea, dichiara: “Anche se ormai non ci sono più i tempi tecnici per organizzare il treno dell’8 dicembre, apprezziamo l’impegno e la disponibilità della Regione sia per i treni turistici che per il servizio pubblico. Abbiamo bisogno di sapere i tempi di riattivazione del servizio pubblico e poi capire le disponibilità della Regione per riuscire a mantenere anche l’utilizzo turistico della ferrovia”.














