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Attualità | 23 dicembre 2025, 19:15

Natale 2025: secondo le stime Confcommercio, enogastronomia, bellezza e abbigliamento i settori più gettonati

L'81,5% degli italiani farà acquisti natalizi, con il territorio albese che beneficia del boom grazie a vini e prodotti tipici. Viglione e Pace: «Serve sostegno al commercio di vicinato»

Fabrizio Pace, direttore ACA

Fabrizio Pace, direttore ACA

Si avvicina il Natale e gli italiani si preparano agli acquisti per le festività. Secondo le previsioni espresse nella consueta indagine dell’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con Format Research, per il 2025 la percentuale di chi farà regali di Natale sale dall'79,9% del 2024 all'81,5%.

Il profilo tipo di chi acquista regali vede protagoniste le donne, gli over 55 e i residenti nel Nord-Ovest del Paese, categoria nella quale rientra anche il nostro territorio.

I prodotti più richiesti. Tra i regali più gettonati spiccano i prodotti enogastronomici, vini e liquori (19,7%), un settore nel quale Alba e il suo territorio possono vantare eccellenze riconosciute a livello internazionale. Seguono i prodotti per la cura della persona e trattamenti di bellezza (15,2%) e i capi di abbigliamento, calzature e articoli sportivi (13,2%). Più indietro nella classifica delle preferenze troviamo abbonamenti streaming, biglietti per spettacoli e concerti, smartphone ed elettronica di consumo, gioielli e orologi.

I canali di acquisto. Il 23,6% degli italiani sceglierà esclusivamente i punti vendita tradizionali, privilegiando i negozi di vicinato. Due italiani su tre combineranno invece acquisti nei negozi fisici e online.

Stabilità del budget di spesa. Per quanto riguarda il budget destinato ai regali, la situazione rimane sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno: quasi 9 italiani su 10 spenderanno fino a 300 euro, mentre cresce leggermente - dal 13% al 13,2% - la percentuale di chi supererà questa soglia.

Interessante anche il dato sull'utilizzo della tredicesima mensilità: tra chi la percepisce, il 22,8% la destina alle spese per la casa e la famiglia, il 22,1% al risparmio, il 20,2% al pagamento di tasse e bollette e quasi il 18% all'acquisto dei regali di Natale.

«Nell’anno che si avvia a conclusione – dichiarano insieme il presidente e il direttore Associazione Commercianti Albesi (ACA), Giuliano Viglione e Fabrizio Pace -, il commercio ha vissuto in generale un andamento altalenante, complici anche i prezzi che, inevitabilmente, a causa delle tensioni internazionali hanno subito qualche aumento. Le famiglie sono molto attente ai consumi e anche in vista del Natale si percepisce una certa cautela. A livello locale, la Fiera del Tartufo ha trainato il commercio con buoni volumi, anche se il Black Friday ha inciso sensibilmente, portando la clientela ad anticipare molti acquisti.

Nel nostro territorio il turismo sostiene la spesa, anche se occorre una riflessione profonda e allargata a che cosa è oggi il commercio di vicinato, al suo ruolo anche sociale e al contrasto alla desertificazione commerciale come programma politico e amministrativo. E proprio con la Regione Piemonte abbiamo intavolato il tema del sostegno al piccolo commercio. Confcommercio Piemonte ha infatti presentato una proposta per una nuova legge, in sostituzione di quella attuale ormai obsoleta e superata dalle tante rivoluzioni che il commercio ha subito negli ultimi decenni: dalla liberalizzazione delle attività, all’espansione della grande distribuzione fino al commercio online.

Servono risorse, contributi, finanziamenti per le attività che mantengono vivi i quartieri e i paesi. Non è un mistero che la presenza dei negozi rappresenti un elemento di sicurezza e di coesione sociale. Senza di loro i paesi si spopolano, i quartieri si impoveriscono».

cs

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