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Attualità | 08 giugno 2011, 11:31

Proposta choc del governo Sarkozy: supertassa del 20% sui possessori stranieri delle seconde case in Francia

Qualora il disegno di legge trovasse applicazione la nuova tassa, calcolata sul valore locativo dell'immobile, colpirebbe centinaia di cuneesi possessori di abitazioni secondarie in Costa Azzurra

Nizza, da sempre con Mentone meta preferita degli investitori cuneesi

Nizza, da sempre con Mentone meta preferita degli investitori cuneesi

Da sempre mare ed investimento immobiliare per i cuneesi sono sinonimo di Costa Azzurra. Alzi la mano chi, almeno una volta, passeggiando per Mentone o Nizza non ha pensato: "Sembra di essere a Cuneo". Sono tantissimi, infatti, i cuneesi che negli anni scorsi hanno comprato casa in Costa Azzurra, soprattutto nella lingua di terra che va dal confine italiano sino ad Antibes. I prezzi, relativamente bassi fino a qualche anno fa ed il fatto di non dover dichiarare l'immobile come seconda casa hanno di certo invogliato all'acquisto.

Da qualche tempo, però, le cose stanno cambiando: anche in Francia (soprattutto nelle zone di Roquebrune Cap Martin, Cap d'Ail, Eze, Beaulieu e Villefranche) i prezzi sono lievitati, e poi dall'anno scorso vi è l'obbligo di inserire il possesso dell'immobile acquistato all'estero nella dichiarazione dei redditi presentata in Italia.

Ma questo non sembrerebbe nulla in confronto a quello che, pare, starebbe per abbattersi sui possessori stranieri di immobili in territorio transalpino qualora andasse in porto una proposta di tassazione delle seconde case, da parte del governo francese, i cui proprietari siano stranieri, o francesi che non hanno la residenza in madrepatria. Per ora, appunto, una proposta di legge del'Amministrazione Sarkozy, ma che sta mettendo in allarme migliaia di proprietari.

Di cosa si tratta? Innanzitutto va detto che andrebbe a colpire circa 360.000 immobili, a tanto ammonta il patrimonio immobiliare degli italiani in Francia, 22.000 dei quali appunto in Costa Azzurra.

L'imposta - spiega un'esperta del mercato immobiliare all'agenzia France Presse - sarà calcolata al tasso del 20% e applicata sul valore locativo dell'immobile. Una formula che andrebbe a svantaggio soprattutto dei proprietari di edifici di fascia media (che sono la maggior parte tra chi ha acquistato una seconda casa al mare) dato che per chi può permettersi di comprare un bene di lusso non farà differenza pagare 15.000 o 20.000 euro in più all'anno.

La scelta di applicare questa nuova imposta, sostiene il ministero dell'Economia francese, verrebbe dalla constatazione che essere proprietari di una o più residenze secondarie indurebbe, direttamente o indirettamente, a beneficiare dei servizi pubblici locali e nazionali (polizia e gendarmeria, giustizia, infrastrutture).

Tutti servizi ovviamente finanziati attraverso le tasse, a cui lo straniero che ha una seconda casa "non contribuisce", avendo la residenza fiscale altrove. L'introito complessivo per le casse dello Stato, stima sempre il ministero, sarebbe comunque abbastanza ridotto: circa 176 milioni di euro nel 2012. Poco, forse, per le casse dello Stato francese, ma che, se il disegno di legge troverà la sua approvazione, potrebbe davvero mettere in seria difficoltà decine di investitori cuneesi, ma certamente anche il mercato immobiliare della stessa Costa Azzurra, dove la maggior parte di acquirenti delle case è di nazionalità straniera.

Cesare Mandrile

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