Ha chiuso i battenti da qualche giorno la 13ma edizione di Scrittorincittà. Un appuntamento che i cuneesi attendono con impazienza di anno in anno, e che non li ha mai delusi. Per l'edizione di quest'anno si sono presentati in oltre cinquemila e tanti altri hanno dovuto a malincuore rinunciare ad assistere agli incontri con gli autori perché i posti a disposizione sono andati esauriti da subito.
Tanto per ripetere sempre un po' gli stessi concetti, è che la calca di persone che hanno sete di cultura la si può incontrare ovunque sia organizzato un evento intelligente ed interessante. Mostre, festival cinematografici, musei. Piacciono tanto, e sembrano non bastare mai. Anche Scrittorincittà non ha deluso le aspettative.
Organizzata dal comune di Cuneo, nata da un'idea di Mario Cordero allora dirigente dei servizi culturali quando c'era l'ex assessore Mario Rosso, la manifestazione che si protrae per quattro giorni, è dedicata ogni anno ad un tema che fa da filo conduttore. Dal 1999 ad oggi oltre mille autori hanno presentato le loro opere offrendo la loro personale interpretazione del tema dell'edizione. Durante i dibattiti, altri autori fanno da moderatori, ed il pubblico è sempre chiamato a partecipare. Ed ogni incontro sembra sempre troppo corto e finisce regolarmente nello sforare di orario. Al termine, l'autore ha il suo contatto diretto con chi ha una copia del suo libro in mano e vuole un autografo o semplicemente congratularsi con lui. Perché è questo ciò che la gente vuole: la conoscenza personale con chi ha prodotto quella cosa che ha tra le mani, che si trasforma da oggetto astratto ad una cosa solo sua.
Oltre il luogo principale che ospita la manifestazione, il Centro Incontri della Provincia, Scrittorincittà si dipana in tanti altri punti d'incontro: il cinema Monviso, Casa Galimberti, Circolo ‘l Caprissi, Palazzo Comunale, Teatro Civico Toselli, Sala San Giovanni, Ex Lavatoi, Università. Sono proprio il teatro Toselli ed il cinema Monviso che accolgono gli incontri più attesi e gremiti. Per far da cornice non solo a spettacoli musicali o di teatro ma anche e soprattutto a dibattiti con gli autori. Che a volte non possono essere presenti fisicamente, vuoi per l'età avanzata, vuoi per altri impegni concomitanti, ma che riescono a dialogare collegati in video conferenza dal grande schermo. Un esempio per tutti Andrea Camilleri, che collegato dalla sua casa di Roma con skype era riuscito comunque a riempire la sala del Monviso.
Un altro episodio a testimonianza della caduta delle barriere fra autore e lettore, quello in cui Antonio Pennacchi, premio Strega con il suo Canale Mussolini, passandomi accanto mentre ero in attesa di entrare ad un incontro, mi salutò per primo calorosamente, da vecchio amico. Non sembrava certo il Pennacchi irascibile conosciuto alla televisione !
Dunque, appuntamenti dedicati agli adulti e tanti altri pensati appositamente per i più giovani. Che rispondono sempre, da tredici anni a questa parte, con entusiasmo e partecipazione ad incontri che sicuramente lasceranno una traccia dentro di loro.



