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Saluzzese | 09 febbraio 2016, 13:30

“Per aver testimoniato con le proprie opere l’impegno per la Pace e contro tutte le discriminazioni” Lia Levi diventa cittadina onoraria di Saluzzo

L’onorificenza le verrà conferita da un Consiglio Comunale straordinario, convocato per le 18 di mercoledì 10 febbraio, nell’Antico Palazzo Comunale di Via Salita al Castello

Lia Levi

Lia Levi

Da mercoledì 10 febbraio Lia Levi sarà cittadina onoraria di Saluzzo “per aver testimoniato con le proprie opere e la propria attività di insegnante, giornalista e scrittrice, l’impegno a favore della Pace e contro tutte le discriminazioni”.

L’onorificenza le verrà conferita da un Consiglio Comunale straordinario, convocato per le 18, nell’Antico Palazzo Comunale di Via Salita al Castello che si aprirà con la perorazione da parte della Dirigente dell’Istituto Soleri-Bertoni Alessandra Tugnoli sul tema “Lia Levi: una vita per la memoria” alla quale faranno seguito gli interventi dei consiglieri comunali, la votazione della delibera, la consegna della pergamena, l’intervento della stessa Lia Levi e quello di Claudio Sarzotti - Ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università degli Studi di Torino - sul tema “I campi di concentramento al tempo dei rifugiati: la deportazione del popolo ebraico fu un’eccezione della storia?”.

Ottantacinque anni, scrittrice e giornalista, Lia Levi nasce a Pisa da una famiglia piemontese di origine ebraica. Nel 1938 la famiglia si trasferisce a Roma, dove la scrittrice vive tuttora, città presso la quale, da bambina ha dovuto affrontare i problemi della guerra e della persecuzione razziale salvandosi dalle deportazioni nascondendosi insieme con le sue sorelle nel collegio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambery.

Sceneggiatrice e giornalista, è autrice di romanzi per adulti e per ragazzi, molto apprezzati dal pubblico e dai critici. Nel 1967 ha fondato e diretto “Shalom”, il mensile della comunità ebraica.

Nel 1994 pubblica “Una bambina e basta”, senza volersi indirizzare a un pubblico di ragazzi, ma con la voglia di raccontare la sua storia, quella di una bambina ebrea che durante le persecuzioni razziali si trova improvvisamente ad affrontare problemi più grandi di lei e molto spesso ingigantiti e resi ancora più difficili dagli adulti. È uno dei primissimi racconti autobiografici ad affrontare il problema dell'impatto traumatico che le persecuzioni ebbero sui bambini ebrei in Italia, anche tra coloro che non furono deportati nei campi di sterminio, costretti a lasciare le loro case e a vivere nascosti nella paura, spesso separati dai propri genitori.

In occasione della sua presenza in città Lia Levi incontrerà gli alunni delle Scuole saluzzesi nelle mattinate di mercoledì 10 e giovedì 11 febbraio presso il Teatro Politeama Civico, e nel pomeriggio del 10 febbraio anche presso la Palestra delle Scuole Medie.

R.G.

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