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Politica | 19 marzo 2016, 08:05

"Abbiamo cercato soluzioni assieme all'ANPANA": il Sindaco di Venasca risponde a un nostro articolo

Riceviamo e pubblichiamo

"Abbiamo cercato soluzioni assieme all'ANPANA": il Sindaco di Venasca risponde a un nostro articolo

Gentilissimo Direttore,

in riferimento all’articolo apparso su “Targatocn” in data 18 marzo dal titolo “Venasca e Isasca: i cani non votano e non hanno diritti” ritengo necessario e doveroso fare alcune puntualizzazioni.

La “triste vicenda”, e davvero si tratta di una vicenda molto triste, specchio dei nostri tempi, ha inizio a metà dicembre 2015 allorquando, su segnalazione di alcuni residenti, viene posta all’attenzione di questa Amministrazione la situazione di profondo disagio, difficoltà economica, culturale e sanitaria di un nucleo familiare residente in questo Comune, già dal 2001 seguito dai servizi sociali e, su loro input, dalla neuropsichiatria infantile e dal Tribunale dei Minori.

La segnalazione, incentrata sulle precarie condizioni igienico sanitarie dell’alloggio in locazione, nel quale il nucleo familiare abitava insieme a 5 cani e ad un gatto, viene immediatamente inoltrata, per i provvedimenti di competenza, al Servizio Igiene Pubblica dell’A.S.L. CN1 che effettua il sopralluogo, alla presenza del Servizio Tecnico e della Polizia Municipale di questo Comune, a metà del mese di gennaio 2016. Pochi giorni dopo e precisamente il 21 gennaio, viene trasmesso il verbale dell’A.S.L. con il quale vengono confermati i gravi problemi di ordine igienico sanitario dell’alloggio, tali da richiedere l’emanazione di un’ordinanza sindacale di temporanea inagibilità al fine di consentire al proprietario dell’alloggio di provvedere agli interventi necessari di manutenzione straordinaria.

In relazione al verbale dell’A.S.L. CN1 venne, inoltre, richiesto ed effettuato in data 24 gennaio un sopralluogo da parte del Servizio Veterinario dell’A.S.L. CN1 che, in presenza della Polizia Municipale, provvedeva a microchippare alcuni dei cani presenti in alloggio ancora non iscritti nell’anagrafe canina e ad acquisire dichiarazione scritta dei proprietari di voler ricoverare i cani in un loro immobile sito in Isasca in Borgata Perotti.

Nel frattempo, in seguito a ripetuti incontri di questo Ente e miei personali, con i servizi sociali ed a seguito di contatti con l’A.T.C. di Cuneo, ho provveduto ad emanare l’ordinanza di temporanea inagibilità dell’alloggio e ad avviare e concludere in brevissimo tempo la procedura di assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale in emergenza abitativa in favore del nucleo familiare suddetto, al fine di tutelare i singoli componenti, ciascuno dei quali, per motivi diversi, in condizione di profonda fragilità e disagio, e di garantire agli stessi condizioni di vita dignitose.

Nei primi giorni del mese di marzo i cani in proprietà del nucleo familiare in questione (4 come risulta dal verbale dell’A.S.L.) sono stati trasferiti, a cura dei proprietari, nel Comune di Isasca, in Borgata Perotti con l’impegno a provvedere al loro accudimento e sostentamento. In data 4 marzo due volontarie dell’associazione ANPANA di Cuneo hanno contattato questo Comune per avere delucidazioni in merito alla sistemazione dei cani e veniva loro fornito un resoconto verbale della questione con indicazione del luogo di detenzione degli animali e dell’impegno della famiglia di provvedere alla loro cura.

In data 7 marzo i volontari dell’ANPANA hanno effettuato un primo sopralluogo nel Comune di Isasca in Borgata Perotti riscontrando, a loro giudizio, condizioni non ottimali di detenzione in quanto ai cani già esistenti e registrati si erano aggiunti alcuni cuccioli, non meglio quantificati, nati nel frattempo e che, pertanto, pur riscontrando un sufficiente accudimento, rilevavano una inidoneità logistica e suggerivano la realizzazione di un recinto da parte dei proprietari. Dopo ripetuti solleciti ai proprietari anche da parte dei servizi sociali rimasti inevasi, i Comuni di Venasca e Isasca si sono determinati di comune accordo a realizzare tale recinto secondo le indicazioni fornite dall’ANPANA.

Già in data 7 marzo gli amministratori e alcuni volontari del Comune di Isasca hanno individuato il sito ove realizzare il recinto in un’area antistante l’abitazione e il giorno stesso hanno provveduto a rimuovere circa 60 cm di neve. Il giorno successivo, 8 marzo, hanno provveduto personalmente ad effettuare i lavori utilizzando materiali acquistati e forniti dal Comune di Venasca, come da accordi, e già nella mattinata i cani sono stati lì trasferiti. In data 9 marzo è stata data comunicazione telefonica di ciò alla stessa referente dell’ANPANA che aveva effettuato il sopralluogo e contattato i Comuni e, nei giorni successivi, la stessa referente si è recata in loco per constatare i lavori effettuati, comunicando, telefonicamente, alla dipendente del Comune di Isasca con la quale era in contatto pressoché quotidianamente che la struttura realizzata era idonea e che aveva ricevuto assicurazione dai proprietari che avrebbero provveduto al sostentamento dei cani tutti i giorni recandosi in loco con propri mezzi o accompagnati dagli assistenti sociali mentre, nel fine settimana, sarebbero stati accompagnati da una vicina di casa dichiaratasi disponibile.

Le informazioni e le notizie inerenti la vicenda si interrompono in tale data sia per il Comune di Venasca sia per quello di Isasca che riceve, però, nel pomeriggio di giovedì 17 marzo una nuova segnalazione telefonica dalla referente dell’ANPANA dalla quale emerge che, in conseguenza delle avverse condizioni atmosferiche degli ultimi giorni, i proprietari non avevano provveduto con la cadenza promessa al sostentamento dei cani.

Stamattina la pubblicazione dell’articolo “Venasca e Isasca, i cani non votano e non hanno diritti” sul suo giornale. Al di là delle considerazioni sulla natura demagogica di tale articolo emerge dal puntuale resoconto effettuato quanta strumentalizzazione ci sia in esso.

I comportamenti di entrambi le Amministrazioni sono stati improntati sin dall’inizio dei rispettivi coinvolgimenti alla ricerca di soluzioni atte ad assicurare la tutela ed il benessere, innanzitutto, della famiglia coinvolta nella vicenda, ma anche degli animali che a tale nucleo appartengono, assecondando le richieste ed i suggerimenti dell’ANPANA. Non si comprendono, dunque, il tono dell’articolo né le affermazioni in esso contenute.

Il Comune di Venasca promuove da sempre, nell’ambito dei principi ed indirizzi fissati dalle leggi e dal proprio Statuto, il rispetto, la cura ed il diritto alla presenza sul proprio territorio degli animali quale elemento fondamentale di una morale civica e dell’ambiente, adottando provvedimenti ed iniziative atti a favorire la corretta convivenza tra gli esseri umani e gli animali, a garantire la tutela di questi ultimi ed a prevenire il fenomeno del randagismo. In tale contesto, infatti, si inquadrano le convenzioni che questo Ente ha da tempo stipulato con il canile Rifugio La Cuccia di Cervasca, con l’Associazione “Diamogli una zampa” che si occupa di favorire l’adozione dei cani ricoverati in struttura e con il C.R.A.S. con la tutela ed il recupero degli animali selvatici, il tutto con oneri a carico di questo Comune.

Ritengo, pertanto, di dover respingere fermamente le accuse e le illazioni contenute nell’articolo in questione.

Porgo distinti saluti,

Il Sindaco di Venasca Silvano Dovetta

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