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Attualità | 17 giugno 2017, 20:00

Alluvione novembre 2016, prorogato di 180 giorni lo stato di emergenza

La comunicazione arriva dal ministro per gli Affari regionali Enrico Costa che annuncia la decisione varata venerdì sera dal Consiglio dei Ministri. Atteso un sopralluogo nelle zone interessate del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio

Alluvione novembre 2016, prorogato di 180 giorni lo stato di emergenza

Il Consiglio dei Ministri ha prorogato di 180 giorni lo stato di emergenza a proposito dell’alluvione che nel novembre 2016 aveva interessato il Cuneese e, in particolar modo, il Monregalese e il Saluzzese oltre che parte della provincia di Torino. La richiesta era stata avanzata dal Presidente della Giunta regionale del Piemonte Sergio Chiamparino a fine maggio.

La proroga disposta dal Consiglio dei Ministri riguarda, per quanto concerne il Piemonte, le province i Cuneo e Torino e i territori delle province di Asti e Alessandria che insistono sulle aste fluviali del Tanaro e del Bormida. Il provvedimento interessa anche le province di Imperia e Savona in Liguria. Quella che arriva da Roma è un notizia che farà certamente piacere agli amministratori dei Comuni colpiti perché, allungando fino alla fine dell’anno lo stato di emergenza, facilita gli interventi snellendo di molto le procedure burocratico-amministrative.

Ad annunciare il provvedimento è il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa, il quale spiega: “Ho chiesto al Capo Dipartimento della Protezione Civile di venire ad effettuare un sopralluogo in provincia di Cuneo per rendersi conto di persona della situazione. I nostri amministratori locali insieme ai volontari – afferma il ministro – sono stati degli autentici eroi nell’affrontare una situazione che, solo grazie al loro impegno e al loro spirito di abnegazione, non si è trasformata in tragedia. Adesso, superata la fase di emergenza vera e propria - aggiunge Costa – dobbiamo passare alla fase due, quella della ricostruzione, perché permangono ancora molti problemi per ciò che concerne la viabilità e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e delle zone collinari e montane interessate da frane e smottamenti. Spero che la Legge di Stabilità possa dare risposte anche rispetto alla disponibilità di ulteriori risorse economiche attese dai nostri amministratori e indispensabili per far completare parecchi interventi. Attribuisco notevole importanza – osserva ancora il ministro agli Affari regionali - alla visita del responsabile della Protezione Civile Fabrizio Curcio, perché potrà vedere con i suoi occhi la situazione e relazionare compiutamente a chi di dovere. Mi ha personalmente confermato la sua disponibilità a venire nel Cuneese; attendo soltanto – conclude il ministro Costa – che mi faccia sapere la data.

Giampaolo Testa

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