Il Consiglio dei Ministri ha prorogato di 180 giorni lo stato di emergenza a proposito dell’alluvione che nel novembre 2016 aveva interessato il Cuneese e, in particolar modo, il Monregalese e il Saluzzese oltre che parte della provincia di Torino. La richiesta era stata avanzata dal Presidente della Giunta regionale del Piemonte Sergio Chiamparino a fine maggio.
La proroga disposta dal Consiglio dei Ministri riguarda, per quanto concerne il Piemonte, le province i Cuneo e Torino e i territori delle province di Asti e Alessandria che insistono sulle aste fluviali del Tanaro e del Bormida. Il provvedimento interessa anche le province di Imperia e Savona in Liguria. Quella che arriva da Roma è un notizia che farà certamente piacere agli amministratori dei Comuni colpiti perché, allungando fino alla fine dell’anno lo stato di emergenza, facilita gli interventi snellendo di molto le procedure burocratico-amministrative.
Ad annunciare il provvedimento è il ministro per gli Affari regionali Enrico Costa, il quale spiega: “Ho chiesto al Capo Dipartimento della Protezione Civile di venire ad effettuare un sopralluogo in provincia di Cuneo per rendersi conto di persona della situazione. I nostri amministratori locali insieme ai volontari – afferma il ministro – sono stati degli autentici eroi nell’affrontare una situazione che, solo grazie al loro impegno e al loro spirito di abnegazione, non si è trasformata in tragedia. Adesso, superata la fase di emergenza vera e propria - aggiunge Costa – dobbiamo passare alla fase due, quella della ricostruzione, perché permangono ancora molti problemi per ciò che concerne la viabilità e la messa in sicurezza dei corsi d’acqua e delle zone collinari e montane interessate da frane e smottamenti. Spero che la Legge di Stabilità possa dare risposte anche rispetto alla disponibilità di ulteriori risorse economiche attese dai nostri amministratori e indispensabili per far completare parecchi interventi. Attribuisco notevole importanza – osserva ancora il ministro agli Affari regionali - alla visita del responsabile della Protezione Civile Fabrizio Curcio, perché potrà vedere con i suoi occhi la situazione e relazionare compiutamente a chi di dovere. Mi ha personalmente confermato la sua disponibilità a venire nel Cuneese; attendo soltanto – conclude il ministro Costa – che mi faccia sapere la data.”