È stato fatto ieri mattina, giovedì 7 marzo, il punto della situazione sul tema, molto sentito dai cittadini, della videosorveglianza sul territorio cittadini.
Salirà presto a 47 il numero di videocamere di ultima generazione installate sul territorio comunale grazie all’accordo stipulato con Anas per le 4 che controlleranno gli accessi alla tangenziale.
Strumenti che controlleranno, ovviamente, il rispetto del divieto di accesso ai mezzi pesanti, ma che concorreranno a completare il controllo dei varchi di accesso e uscita alla città in caso di indagini.
“Finalmente, dopo un anno, riusciamo a chiudere la convenzione con l’Anas per i nuovi varchi, ma sono solo uno degli elementi del percorso di questi cinque anni. La parte più interessante del nastro rosso del centro storico, ad esempio, è quella che non si vede perché interrata. Oggi è possibile arrivare con un unico collegamento a fibra ottica alle videocamere del centro storico e si sta predisponendo per la trasmissione dati via fibra in altre zone della città sfruttando anche i nuovi pali della luce in fase di installazione” ha spiegato il sindaco Davide Sordella.
Il percorso raccontato ieri mattina dall’assessore Michele Mignacca e dal comandante di Polizia Locale Giacomo Cuniberti parte da lontano: quattro anni in cui le videocamere esistenti sono state sostituite o rese operative, sono stati acquistati software di ultima generazione e monitor adatti al controllo dei punti presidiati, soprattutto per intervenire tempestivamente nelle aree più sensibili come il parcheggio sotterraneo e la stazione ferroviaria.
“Siamo partiti dall’analisi della situazione esistente. Abbiamo ereditato una situazione non ottimale con videocamere vetuste e ben poco utili. Siamo partiti da lontano con la riorganizzazione della Polizia Locale e degli uffici. Non è un caso se in questo edificio (palazzo Thesauro n.d.a.) ci sono gli uffici di polizia amministrativa e manifestazioni. Spero che chi amministrerà la città dopo di noi trasferisca anche l’Urbanistica perché sono enti strettamente in relazione con la Polizia Locale – ha detto l’assessore Mignacca -. I nuovi strumenti stanno dando buoni risultati nella prevenzione e nelle indagini di reato. Abbiamo innanzi tutto diviso la città in quattro macro aree con attenzione particolare alle aree più sensibili. Abbiamo ricalibrato tutta la videosorveglianza a Fossano e siamo arrivati a una situazione quasi ottimale sebbene si possa ancora, come sempre, migliorare. Sono onestamente molto orgoglioso per i risultati che abbiamo ottenuto e ci arrivano riconoscimenti anche da parte di Prefettura, Questura, Carabinieri”.
L’investimento di questi quattro anni è stato di 200mila Euro per l’acquisto di nuove videocamere, incluse le trap per i reati ambientali, spesi soprattutto per la predisposizione delle basi utili a rendere il sistema implementabile. Prossimamente, infatti, le prime tre videocamere passeranno sulla fibra lasciando spazio libero per collegarne, in futuro, altre.
“Abbiamo iniziato dal centro storico e dalle aree più sensibili, ma ora che le basi sono state gettati l’implementazione alle frazioni sarà più semplice. Penso a zone come Loreto, ad esempio” ha detto Sordella.
Altro passo avanti è quello della convenzione con i Carabinieri deliberata in Giunta Comunale lo scorso 27 dicembre e attualmente alla firma da parte dei Carabinieri. Con questo protocollo di intesa ci sarà una condivisione delle immagini date dalle videocamere comunali che in questo modo serviranno per le indagini e, al contempo, potranno essere utilizzate anche nelle ore notturne quando la Polizia Locale non è in servizio.
“Anche i privati, però, possono avere un ruolo importante in questa sinergia, offrendo anche le loro telecamere per indagini e controlli” ha aggiunto Sordella
Un attività che ha comportato “Impegno fisico e materiale per stare dietro i lavori, affrontati con spirito non burocratico, ma appassionato e con collaborazione fattiva e puntuale”.
A sottolineare il rilevo del percorso svolto in questi anni è l’esempio portato da Sordella sulla convenzione con Anas: “C’è voluto un anno di burocrazia per ottenere questo risultato. Un tempo lungo, ma necessario però fa riflettere. C’era la totale disponibilità dei funzionari e quindi sono i tempi che uccidono i progetti nonostante la volontà tecnico politica”.
Lo scopo della videosorveglianza si rivela, come ribadito dai tre interlocutori ieri mattina, duplice: da un lato l’effetto deterrente per i piccoli reati, dall’altro lato il supporto alle indagini sebbene “non sia la soluzione a tutti i problemi come molti pensano. Contribuisce però, accanto al presidio del territorio e alle attività investigative, a rendere migliore e più sicura la città”.
Altra novità annunciata in conferenza stampa è l’installazione di una webcam puntata sul castello. Sarà la prima pubblica sul territorio fossanese e l’installazione dei varchi per l’area pedonale è stata l’occasione per soddisfare quella che era una richiesta che alcuni cittadini facevano da tempo.
“Siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi nei tempi prefissati dotandoci di uno strumento investigativo. È però fondamentale l’attività di indagine – ha sottolineato il comandante dei Vigili Urbani Giacomo Cuniberti -. Il percorso attuato è il frutto di lungimiranza politica perché è stato realizzato tutto con risorse proprie messe prontamente a disposizione”.