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| 26 aprile 2008, 13:34

Caraglio: Liberazione, al Civico oggi e domani 2 spettacoli

Caraglio: Liberazione, al Civico oggi e domani 2 spettacoli

La Residenza Regionale Multidisciplinare di Caraglio e della Valle Grana partecipa alle manifestazioni per la celebrazione del 25 aprile, Festa della Liberazione, proponendo due spettacoli, uno questa sera e l'altro domani.

 

Questa sera alle 21 al Teatro Civico di via Roma 124 a Caraglio (ingresso intero euro 12, ridotto euro 10) va in scena la compagnia Sinequanon (Aosta) con 'Mucche ballerine', testo di Marco Bosonetto, da un’idea di Alessandra Celesia con Alessandra Celesia. Musiche originali di Christian Toma eseguite dal vivo da Christian Toma, Roberto Bongianino, Stefano Risso. Regia di John McIlduff. Mucche Ballerine racconta la guerra da punto di vista di una mucca che ascolta il Trio Lescano. Una storia di amore e dinamite, partigiani e Radio Londra, incendi e rappresaglie, bovini scervellati, bipedi complicati e cani pastori impiccioni. Regina, una reine valdostana ridotta in clandestinità dall’avvento del fascismo, descrive l’estate del ’44 passata in alta montagna, insieme alle amiche Ardita (innamorata di Tornado, toro da monta professionalmente infedele) e Marquisa, che vede sempre nero ma forse vede giusto. Il loro alpeggio diventa la stazione radio di una banda di partigiani. Dalla stralunata prospettiva di un massiccio quadrupede, la narrazione degli anni dell’occupazione tedesca e della Resistenza si colma di ironia, tenerezza e di una mestizia lontane da ogni retorica celebrativa. La compagnia Sinequanon è stata creata a Parigi da un gruppo di allievi della Scuola Internazionale Jacques Lecoq; il gruppo predilige l’incontro con testi contemporanei e l’attività di creazione.

 

Domani alle 21, sempre al Teatro Civico di via Roma (posto unico euro 3), la Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte presenta la Compagnia 'Scena Verticale' in 'Luigi Sturzo, le tre male bestie'. Una produzione Scena Verticale, nell’ambito di Storie Interrotte. Progetto promosso dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Ministero dello Sviluppo e prodotto da Studiare Sviluppo di Paolo Patui da dialoghi di Salvatore Lupo, Anna Lucia Denitto. Regia Dario De Luca con Luigi Iacuzio, Dario De Luca, Rosario Mastrota, Ernesto Orrico, Marco Silani.

 

Don Luigi Sturzo colpisce per la sua capacità di autonomia, il suo rifiuto di aderire acriticamente ai dettati di un’ideologia, rivendicando per sé la libertà di esercitare il proprio pensiero, la sua capacità di essere coscienza critica all’interno del suo stesso partito, di essere una spina nel fianco della stessa chiesa, di essere rispettoso dell’esperienza laica, e per tutte queste cose essere tacciato di volta in volta come bolscevico bianco o catto-comunista. Colpisce anche per il fatto di non essersi mai sottomesso ai poteri costituiti, di essere convinto antifascista, anche mettendo a repentaglio gli interessi della chiesa che a ragione lo allontana costringendolo all’esilio. Il suo insegnamento dice che al di fuori di un comportamento etico, morale e civile gli uomini non hanno un futuro sostenibile.

 

Riduzioni biglietti (per lo spettacolo del 26): oltre 65 anni, studenti universitari, soci ARCI, tesserati Associazioni socioculturali della Valle Grana. Informazioni e Prenotazioni tel. 0171.617714/18. Santibriganti Teatro tel. 011.643038 (ore 14–18) www.santibriganti.it; santibriganti@santibriganti.it

F. A.

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