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Calcio | 28 marzo 2012, 13:31

Calcio Femminile CSI: le ragazze dell'Albanova, ultime in classifica e prime in solidarietà

La bella storia di Rossella, accolta calorosamente nella squadra albese

Calcio Femminile CSI: le ragazze dell'Albanova, ultime in classifica e prime in solidarietà

È partito dal primo marzo "E' Meraviglioso", il progetto ideato dal Centro Sportivo Italiano  l'idea è di coinvolgere i comitati locali del CSI e le rispettive società sportive ad aderire al progetto dando vita ad un "gesto concreto di solidarietà". Nel mese di marzo le società saranno invitate a scegliere una settimana definita "Settimana delle Buon Notizie" durante la quale si chiederà di sostituire un allenamento fisico con un allenamento morale. Si inviterà infatti ad operare come volontari (dedicando il tempo solitamente riservato allo sport) ad in una qualunque realtà del territorio bisognosa di sostegno e solidarietà.

 

L’associazione  Albanova della parrocchia di Cristo Re di Alba  si è da sempre distinta seguendo il principio del CSI ”Crescere nello Sport per Crescere nella Vita”, ovvero il calcio visto non come mero strumento di gioco ma anche per creare un gruppo di ragazzi accomunati dalla la voglia di stare insieme e di rispettarsi l’uno con l’altro, una sorta di cammino educativo dove gli allenatori sono persone di riferimento che si mettono in gioco insieme ai ragazzi. Il presidente dell’ A.S.D. Albanova, Don Valentino Vaccaneo, si è sempre mosso in prima linea per promuovere lo sport tra i giovani della parrocchia e non solo, creando strutture sportive e spazi gioco per i più piccoli.

Tornando all’iniziativa, la squadra  Albanova  di calcio femminile ha accolto in pieno l’iniziativa modificandola, cioè, non limitandola solo ad una settimana del mese di marzo , ma estendendola all’intero anno sportivo.

Rossella, 26 anni, appassionata di calcio, in verità appassionata di amiche, che ha una storia alle spalle non delle più rosee, è stata accolta dalla squadra con vero spirito CSI e  affetto da tutte le atlete. Rossella, che vive in una comunità alloggio della Cooperativa Sociale “Alberto Abrate”  di Alba, viene regolarmente due volte la settimana per partecipare, insieme ad una ventina di ragazze, agli allenamenti di calcio accompagnata dagli operatori sociali.

Quando nel mondo dello sport vengono allontanati giocatori perché disabili oppure non all’altezza agonistica perché richiesto dalle società, noi adesso dobbiamo aprire prima gli occhi e poi il cuore.

"Rossella in squadra oltre a essere una nostra compagna è la nostra allenatrice morale perché ci ricorda quanto siamo piccole e fragili - ci raccontano - Tutte noi ci siamo accorte della sua dolcezza e della gioia che prova stando insieme a noi, della luce nei suoi occhi quando ci offre delle caramelle e  dell’impegno che ci mette nell’imparare, premesso che prima di allora non ha mai praticato questo sport. Rossella ha avuto il coraggio di mettersi in gioco, sfidando sé stessa e i propri limiti: in ciò sta la sua vittoria. E’ per questo che noi dobbiamo imparare da lei. Nel nostro campionato non abbiamo ottimi risultati, attualmente abbiamo perso tutte le partite, ma adesso ci sentiamo in testa alla classifica, quella della vita che non smetterà mai di insegnarci qualcosa".

Ogni giorno, in molte società sportive, si vivono storie di vita "meravigliosa" di grande umanità. Spesso tutto ciò rimane anonimo, sottaciuto, sommerso. La  sfida dell'Albanova insieme a Rossella è quella di farle diventare testimonianza viva e conosciuta. Quella di accendere i riflettori sulle "buone notizie" e il CSI evidentemente ha avuto una bella idea.   

G.S.

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