Un “bancolat”. O, più semplicemente, un punto di distribuzione di latte crudo, al fine di promuovere il consumo di prodotti agricoli a Km. 0 e favorire e favorire la collettività in un periodo di particolare restrizione economica in particolare le famiglie meno abbienti e/o numerose.
Se ne doterà, in via del tutto sperimentale (ma non certo pionieristica nei comuni delle Valli Po ed Infernotto), il Comune di Rifreddo che nei giorni scorsi ha autorizzato il proprio sindaco Cesare Cavallo alla firma della convenzione con l’azienda Agricola di Remo Beltramo di Barge, che si occuperà della fornitura del servizio.
Il “bancolat” troverà alloggio sotto l’ala coperta del paese e si comporrà di una casetta in legno delle dimensioni di 2 metri x 2 e di altezza media di 2 metri e mezzo, al cui interno verranno collocati gli impianti di distribuzione del prodotto e l’impiantistica necessaria al suo funzionamento.
Altri punti di distribuzione simili, irrobustiti addirittura da un “bancocheese”, un distributore di golosi (e straordinariamente buoni) latticini, yogurt e formaggi sorgono già – con estrema soddisfazione non solo delle Amministrazioni locali ma soprattutto (alla fin fine l’unica cosa che conta che conta) dell’utente finale – sorgono già, sempre a cura dell’azienda di Remo Beltramo, a Revello, Barge e Bagnolo Piemonte.
L’Amministrazione del sindaco Cavallo – che avrà in carico il solo costo della forniture elettrica per il funzionamento del “bancolat” per il primo anno di suo funzionamento – nel dire si” all’operazione ha “ritenuto utile fornire tale servizio alla popolazione per via delle numerose richieste in tal senso pervenute ed alla luce del fatto che nei Comuni in cui si è provveduto in merito, questa tipologia di impianti, in particolare la distribuzione di latte crudo, servizio pubblico di peculiare interesse, ha trovato inserimento ed apprezzamento”.
Nella convenzione che il sindaco si appresta a firmare con Remo Beltramo il Comune ha avocato a sé la facoltà di effettuare ogni tipo di analisi e controlli a campione sulla qualità del latte distribuito avvalendosi dell’ASL e seguendo le procedure previste per legge, con oneri a carico dell’Azienda Agricola bargese.














