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Saluzzese | 20 gennaio 2015, 10:02

Revello è demograficamente stabile: più morti che nati, ma i flussi migratori le fanno chiudere l’anno con un residente in più

Ma quanti sono venuti a risiedere in paese sono purtuttavia 48 in meno di due anni fa. Cala, ma di una sola unità, il numero di cittadini stranieri residenti: al 31 dicembre erano 347 (l’8,17 per cento)

Revello è demograficamente stabile: più morti che nati, ma i flussi migratori le fanno chiudere l’anno con un residente in più

E’ una Revello in frenata quella che si consegna all’analisi demografica di fine 2014. Dopo la forte crescita (+16) fatta registrare lo scorso anno, al 31 dicembre la popolazione rimane stabile rispetto ai dati registrati 12 mesi prima, anzi con un lievissimo rialzo di un’unità appena, ma pur sempre positivo. Grazie a questa crescita Revello si attesta a 4.246 abitanti, con le femmine (2.119) che tornano numericamente inferiori (2.127).

Giova alla crescita, più di ogni alta cosa, il saldo attivo (+4) dei flussi migratori: a tamponare i 120 emigrati altrove (116 nel 2013, ben 147 nel 2012), composti da 55 uomini e 65 donne, sono giunti 124 nuovi residenti (pur in calo rispetto ai 148 del 2013 ed ai 172 del 2012), con l’ingrasso per la prima volta in paese di 60 uomini e 64 donne.

La (pur minima positività del rapporto immigrati/emigrati) viene comunque quasi completamente erosa dal saldo naturale che si attesta a – 3, dal momento che i decessi sono stati 43, di cui 22 maschi e 21 femmine (41 nel 2013, ben 53 nel 2012) e le nascita soltanto 40, 24 maschietti e 16 femminucce (2 in meno del 2013, ma 13 in più del 2012). Non c’è di che “piangere” dunque.

Cala, ma di una sola unità, anche il numero di cittadini stranieri residenti: al 31 dicembre erano 347 (l’8,17 per cento), di cui 170 maschi e 177 femmine, contro i 348 del 2013 ed i 318 del 2012.

Va controtendenza, perlomeno rispetto ai centri sinora analizzati, il dato dei matrimoni celebrati in paese: 17 (13 dei quali religiosi), contro i 15 del 2013.

In coda la consueta classifica dei cognomi più in uso, che allinea via via i “soliti” Miretto/Miretti (83, due in meno rispetto al 2013), poi ci sono i Martino (58, tre in più), i Rolando (53, due in meno), i Peirone (53, dato stabile), gli Agù (49, dato stabile), i Bertorello (47, uno in meno), i Fraire (41, uno in meno),  i Barra (40, uno in meno) ed i Rinaudo (39, due in meno).

W.A.

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