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Attualità | 01 maggio 2015, 09:01

Sel Cuneo: un 1° maggio dal sapore amaro

“Burgo, Bottero, Mondo, Roto Alba, MWB, Carrefur aziende che fino a pochi anni fa erano il fior fiore dell’eccellenza industriale del territorio, oggi denunciano ridimensionamenti produttivi, chiusure, insolvenza con gli stipendi, un menù da brivido, un vero e proprio incubo per altre centinaia di famiglie del cuneese”

Sel Cuneo: un 1° maggio dal sapore amaro

Come ogni anno, anche venerdì sotto le bandiere del sindacato, le piazze ritorneranno a riempirsi di lavoratori, di pensionati e di giovani in gran parte disoccupati o precari per festeggiare il 1°Maggio.

Quella che storicamente è sempre stata un’importante giornata di mobilitazione, ma anche di festa, quest’anno assume una dimensione ben diversa dal passato e indubbiamente molto amara per il mondo del lavoro.

La ripresa dell’economia ed i trionfalistici proclami sulla ripartenza dell’occupazione sbandierati a piene mani in questi tempi dal Presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro del lavoro Poletti sono sostanzialmente propaganda, armi di distorsione e di distrazione di massa usati sapientemente con i media, e da questi in troppi casi supinamente ulteriormente enfatizzati. La realtà purtroppo ci consegna una fotografia del Paese ben diversa, dove la ripresa dell’economia reale rimane una chimera, mentre continuano a moltiplicarsi le situazioni di crisi, di delocalizzazioni, di chiusure di stabilimenti che si portano dietro il loro fardello di esuberi e licenziamenti.

Altro che gufi e cassandre, senza andare troppo lontano è sufficiente leggere quanto sta avvenendo in tante aziende della nostra provincia per toccare con mano quanto pesante rimanga la situazione e quanto irreale e fuorviante è la narrazione che invece ci viene offerta sfacciatamente dal Governo.

Burgo, Bottero, Mondo, Roto Alba, MWB (ex Graziano), Carrefur solo per citare alcuni dei tanti punti di crisi aperti, ovvero molte di quelle che fino a pochi anni fa erano il fior fiore dell’eccellenza industriale del territorio, oggi denunciano ridimensionamenti produttivi, chiusure, insolvenza con gli stipendi, un menù da brivido, un vero e proprio incubo per altre  centinaia di famiglie del cuneese.

A questi lavoratori, così come a tutti quelli espulsi dalle aziende in questi anni, va certamente assicurata la massima vicinanza e solidarietà nelle loro lotte, il più ampio sostegno da parte di tutti, ad iniziare dalle Istituzioni locali e regionali, essendo però consapevoli che tutto ciò, seppur importante,non può certamente essere sufficiente a dare soluzione strutturali ai drammatici problemi aperti.

Se alla retorica ed al trionfalismo dei proclami, il Governo non antepone con urgenza l’assunzione di concreti provvedimenti di politica industriale, indispensabili per salvaguardare intanto quel che resta del patrimonio produttivo del Paese, contestualmente a provvedimenti diretti a sostegno dell’occupazione e delle persone senza lavoro, ad iniziare dal favorire con adeguate politiche di incentivo la riduzione generalizzata degli orari di lavoro, la radicale revisione della riforma Fornero sulle pensioni e l’introduzione di un reddito minimo garantito a favore di chi è disoccupato, la spirale di impoverimento produttivo, economico, sociale ed occupazionale in atto nel Paese rischia seriamente di diventare irreversibile.

Di fronte a tale scenario, sommato alle politiche umilianti del Governo Renzi nei confronti del personale della scuola e del pubblico impiego, ma soprattutto per la mano libera ai licenziamenti spudoratamente consegnata alle imprese con la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, al mondo del lavoro rimane veramente poco di cui festeggiare. Allora facciamo in modo che la giornata del 1° Maggio possa ritornare ad essere, anche simbolicamente, la data di inizio di una nuova stagione di mobilitazione e di lotta per riconquistare quei diritti, quella giustizia e quella dignità oggi pesantemente compromessi dalla crisi e dalle odiose politiche classiste imposte al Paese.

Sinistra Ecologia Libertà Cuneo

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