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Attualità | 12 maggio 2015, 19:35

Piani di ricollocazione: Giuseppe Piumatti e i dubbi in merito

"E' necessario salvare i servizi territoriali per andare oltre quegli atti dimostrativi che in passato non sono riusciti a impedire tagli ingiusti"

Piani di ricollocazione: Giuseppe Piumatti e i dubbi in merito

"Bisogna evitare che la nuova ondata di tagli finanziari, destinata ad abbattersi sulla provincia di Cuneo, non si traduca, come invece di fatto già sta avvenendo, nella ulteriore rarefazione dei servizi socio economici reali e infrastrutturali a famiglie e imprese, e nella accentuazione del divario tra pubblico e para-pubblico da una parte e settore privato dall'altra".

Così Giuseppe Piumatti, Patron di Bra Servizi e da oltre dieci anni al vertice dell'associazionismo delle piccole e medie imprese nella Granda e poi in Piemonte, commenta il piano di ricollocazione del personale nell piccole e medie imprese.

"Manifesto naturalmente piena solidarietà alle famiglie, tutte, che vedono minacciato il proprio reddito lavorativo. Quello che manca, e che alimenta il conflitto sociale tra categorie, è la propensione governativa, quando si parla di ricollocazione del personale, a non mettere sullo stesso piano di attenzione e di importanza settore pubblico e privato, intendendo per quest'ultimo anche quegli imprenditori costretti dalla crisi alla chiusura, se non a gesti estremi, e dimenticati assieme alle proprie famiglie dalle Istituzioni politiche."

"Vi sono realtà, nel privato, che sarebbero anche pronte a contribuire a piani di complessiva ricollocazione di maestranze, avendo il potenziale organizzativo e di mercato per espandersi, ma che devono dedicare risorse sempre più ingenti per fare fronte ai costi impropri, oltre che burocratici e fiscali, indotti dalla sleale concorrenza di società para-pubbliche avvantaggiate da rendite di posizione che finora le hanno riparate dai normali rischi d'impresa".

Pertanto, termina Piumatti, "l'impegno corale del territorio e dei suoi amministratori deve tendere sia a promuovere o sollecitare piani di ricollocazione che agevolino simultaneamente i settori pubblici e privati, sia a mettere in atto azioni condivise che non siano però il replay di quanto avvenuto con riferimento ai cantieri della Cuneo-Asti e al Tribunale di Alba, dove purtroppo non è bastato levarsi la fascia tricolore per ottenere o mantenere queste due sacrosante strutture".

c.s.

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